Convegno: Sostenibilità del Sistema Sanitario Pubblico: quali prospettive?

  • Scritto da Redazione
  • - 14/06/2010

Lunedì 14 giugno 2010 - Palermo, piazza del Parlamento, Palazzo dei Normanni - Sala Gialla.

Segreteria organizzativa:
Cittadinanzattiva Sicilia
Via Coviello, 15/a - Catania
Tel. 095/503438
email: pit.catania@yahoo.it


Sede regionale, 13 Maggio 2010

In Italia, il tema della sostenibilità finanziaria del sistema sanitario pubblico comincia a diventare cruciale, specialmente dopo la progressiva regionalizzazione successiva alla riforma del Titolo V e l'attuale crisi dei sistemi sanitari regionali, molti dei quali fortemente esposti ai rischi dell'aumento del deficit. Una valutazione complessiva dei processi di riforma avviati non può però limitarsi in nessun modo a piegare l'obiettivo della tutela della salute a quello della «quadratura dei conti». Si tratta di introdurre nel sistema sanitario meccanismi per utilizzare al meglio le risorse disponibili in termini di efficacia nella soddisfazione dei bisogni e di efficienza delle prestazioni e di riconoscere il peso dei cittadini nella valutazione e nella riorganizzazione dei servizi.
In tutti i paesi avanzati, al di là dei differenti livelli che essi fanno registrare nel rapporto tra spesa sanitaria - pubblica e privata - e prodotto interno lordo, si osserva una tendenza di lungo periodo alla crescita di tale rapporto. Sulla crescita di lungo periodo del rapporto spesa sanitaria/PIL pesano certamente diversi fattori: il costo del lavoro e delle innovazioni tecnologiche unito alle inefficienze di natura patologica, derivanti cioè da forme non economiche di organizzazione e gestione del servizio sanitario, dagli sprechi evidenti, dalla cattiva amministrazione e dalla mancanza di trasparenza.

Nel caso italiano, ci sono diversi elementi patologici di costo su cui c'è ancora molto da incidere.

Per prima cosa, l'utilizzo improprio dei ricoveri ospedalieri e dei pronto soccorso che fa lievitare in modo non necessario i costi delle strutture di ricovero e che è dovuto all'organizzazione ancora prevalentemente burocratica della medicina di base. In secondo luogo, la carenza dei servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) per i non autosufficienti, che implica costi notevoli in termini di ricoveri impropri e di ricorso a strutture residenziali . In altre parole, la sanità italiana è ancora ospedalocentrica, mentre bisognerebbe aumentare i servizi nel territorio.

A ciò si aggiungano le situazioni di inefficienza interna all'attuale organizzazione sanitaria, sia in termini di differenziali tra macro-aree (Centro-Nord e Mezzogiorno) sia per il paese nel suo complesso. L'inefficienza differenziale del Mezzogiorno si evidenzia in particolare in un minor indice di utilizzo dei posti letto e in un livello di spesa farmaceutica per abitante (ponderato in relazione all'anzianità e alle condizioni di salute della popolazione) consistentemente più alto rispetto al Centro-Nord. Per il paese nel suo complesso si rileva soprattutto un rapporto personale/posto letto nelle strutture di ricovero pubbliche elevato relativamente ad altri paesi e rispetto alle strutture private accreditate. Infine, l'inadeguata qualità dei servizi sanitari in alcune regioni, che implica costi significativi in termini di mobilità interregionale dei pazienti.

Bisogna ricordare infine che le proiezioni epidemiologiche incidono a loro volta sulle prospettive della sanità pubblica. Quanto incideranno - nell'arco dei prossimi 30 anni - una serie di cronicità specifiche sulla tenuta del sistema? È possibile fin d'ora coinvolgere i cittadini in uno sforzo di prevenzione di una serie di patologie attraverso la diffusione di stili di vita corretti?

Più in generale, quali operazioni di ridefinizione del sistema sono dunque necessarie per accrescere l'efficienza produttiva e allocativa del sistema e ridurne i costi di natura patologica? In che modo ciascuno degli attori - istituzioni, cittadini, imprese - può giocare il suo proprio ruolo nello scacchiere composito delle responsabilità civili e istituzionali per la governance del sistema?

Il progetto di Cittadinanzattiva - in partnership con la Fondazione Eli Lilly - ha l'obiettivo di riflettere sul futuro del federalismo sanitario alla luce di queste prime considerazioni. In questo contesto, si vuole realizzare un ciclo di seminari in giro per l'Italia realizzando un confronto tra gli esponenti delle associazioni di tutela dei diritti del malato e le istituzioni regionali che hanno il compito di governare la sanità.

Il convegno di Palermo prevede, in particolare, tre moduli.

Il primo, sulla situazione attuale del Servizio sanitario nazionale nella sua attuale conformazione regionalistica (con un'attenzione particolare alla situazione in Sicilia), raccoglie il punto di vista dell'Agenzia nazionale per la valutazione dei servizi sanitari.

Il secondo, sulla organizzazione del sistema sanitario pubblico e sulla valutazione epidemiologica delle principali patologie, prevede la partecipazione di esponenti del ministero della sanità e di esperti del settore.

Il terzo, un confronto tra cittadini e istituzioni sui temi della sostenibilità, della qualità e dell'universalismo del diritto alla salute, prevede un confronto tra l'assessore regionale siciliano alla salute e Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva.

Cittadinanzattiva Sicilia - Onlus
Il Segretario Regionale
Giuseppe Greco
Coordinatore Consulta Regionale della sanità

Scarica i documenti
Presentazione - CONVEGNO LA SOSTENIBILITA DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO pdf *.pdf - 183 KB
Programma - Invito - CONVEGNO SOSTENIBILITA DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO pdf *.pdf - 1,40 MB