Piano per l'integrazione nella sicurezza "Identità e incontro".

  • Scritto da Redazione
  • - 29/07/2010

Il Consiglio dei Ministri del 10 giugno 2010 ha approvato il Piano per l'integrazione nella sicurezza "Identità e incontro" che, insieme all'Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, a cui si accompagna, individua le principali linee di azione e gli strumenti da adottare al fine di promuovere un efficace percorso di integrazione delle persone immigrate, in grado di coniugare accoglienza e sicurezza.

Il Piano si basa su cinque principi basilari di integrazione:

- Educazione e apprendimento - La scuola come primario luogo di intervento, con tetti di alunni stranieri nelle classi per favorire l'integrazione attraverso la formazione linguistica e la conoscenza della Costituzione tramite l'educazione civica.

- Lavoro - Con particolare attenzione ad una programmazione dei flussi misurata con le effettive capacità di assorbimento della forza lavoro. Un percorso, questo, che deve iniziare già nei paesi di origine.

- Alloggio e governo del territorio - Un tema cruciale per la creazione di un patto sociale nel rispetto delle regole di convivenza civile, al fine di evitare il binomio immigrazione-criminalità, spesso dovuto alla nascita di enclavi mono-etniche.

- Accesso ai servizi essenziali - Favorire il rapporto con la burocrazia e con l'accesso ai servizi sanitari e socio-assistenziali è essenziale. Un percorso che può essere facilitato da un'opportuna formazione specifica di operatori e mediatori.

- Minori e seconde generazioni - Priorità all'integrazione dei minori stranieri presenti sul territorio e loro tutela piena e incondizionata.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, il Ministro Sacconi ha annunciato, inoltre, la nascita del Portale per l'integrazione, strumento di raccolta delle buone pratiche nel processo per l'integrazione.
Nel corso della stessa seduta, il Consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare il DPR che regola la disciplina dell'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, previsto dal pacchetto sicurezza.
Per approfondimenti si rinvia al sito www.lavoro.gov.it