Il 7 luglio 2010 il Ministro Maurizio Sacconi ha inviato alle parti sociali un primo «Codice della partecipazione», documento aperto che, sulla base dell'Avviso comune sottoscritto il 9 dicembre scorso, si propone di avviare un percorso condiviso nella costruzione di una via italiana alla partecipazione dei lavoratori ai risultati di impresa.
Il documento contiene una raccolta selezionata, ragionata e organica della normativa vigente e alcune delle buone prassi già sperimentate o da avviare nei prossimi mesi.
L'obiettivo è fornire alle parti sociali un strumento che consenta di individuare, attraverso il monitoraggio delle pratiche partecipative in atto, le criticità della normativa legale e contrattuale vigente e gli ostacoli, di vario ordine, che impediscono una diffusione degli istituti partecipativi così come avviene negli altri Paesi europei. Quale documento aperto, il Codice verrà costantemente implementato e aggiornato attraverso i contributi che giungeranno dalle parti sociali e dagli esperti della materia.
Il ricorso a tale strumento di soft law, che esalta il ruolo delle parti sociali e che si pone come una sorta di nuova frontiera delle tecniche regolatorie del diritto del lavoro, rappresenta un segnale di apertura del nostro sistema a istanze da tempo presenti nel Paese e ora recepite nel Libro Bianco sul futuro del modello sociale italiano dopo ampia consultazione pubblica.
Ciò nella consapevolezza che l'economia della partecipazione presuppone e determina, al tempo stesso, un modello d'impresa sempre più attento al valore della persona e un modello di sindacato quale soggetto attivo dello sviluppo e della diffusione del benessere. Questo significa che le parti riconoscono che sussistono "obiettivi comuni condivisibili", primi fra tutti quelli della solidità competitiva dell'impresa del rispetto e della valorizzazione del lavoro.
Il riferimento è alla partecipazione in senso lato, intendendo per essa sia i diritti di informazione consultazione dei lavoratori sia la partecipazione finanziaria e quindi al capitale o agli utili.
Dal punto di vista pratico il documento è diviso in cinque macro-aree e da una nota ragionata sulla documentazione internazionale:
1. normativa comunitaria 2. normativa nazionale 3. disegni e progetti di legge 4. accordi sindacali 5. buone pratiche 6. nota ragionata sulla documentazione internazionale
Per visionare il Codice della partecipazione si rimanda al sito www.lavoro.gov.it