Vagoni di milioni per progetti sociali: ma per chi?

  • Scritto da Redazione
  • - 19/05/2010

Prendo spunto dalle ultime notizie di stampa sugli "investimenti" che la Regione starebbe facendo per sviluppare le politiche sociali e sanitarie in Sicilia:

- azioni per il contrasto alla povertà
- programmi di inclusione sociale
- formazione professionale per i giovani
- sportelli multifunzionali
- politiche attive del lavoro
- politiche per la famiglia

A dicembre 2009, dopo lunghe e faticose battaglie in difesa dei diritti degli ultimi, orchestriamo una Manifestazione regionale di protesta. Il 3 dicembre a Palermo sarebbero arrivate 3 - 4 mila persone a chiedere l'esigibilità dei loro diritti ed un welfare delle opportunità e non dei favoritismi.

La politica ci ha chiesto di dialogare e di non protestare. Si è aperto un tavolo di confronto, al termine del quale sono stati concordati gli interventi necessari a costruire il bene comune. La Finanziaria sarebbe stato il luogo per certificare questi interventi; ed invece nella Finanziaria dei favori e dei privilegi di questi interventi non c'è traccia.

Nella Finanziaria spiccano i favori della "tabella H", che fanno pandant con il modo di assegnare i Corsi della Formazione professionale, i Corsi del Fondo sociale europeo, i finanziamenti degli Sportelli multifunzionali, i corposi finanziamenti al Ciapi su finte politiche attive del lavoro, le risorse dell'Inclusione sociale, gli ampliamenti degli accreditamenti in campo sanitario, i fondi per la riabilitazione dei disabili.

A nessuno interessa se ciò che si fa è buono, se produce benessere sociale, se è fatto con competenza ed efficacia: oggi ci si accorda preliminarmente per dare ed avere, senza qualità, pragmaticamente.

I sistemi di valutazione dei progetti sociali promossi dalla Regione hanno premiato i "soliti noti" ed in altri casi "illustri sconosciuti", mentre chi ha know how e vive ogni giorno sul campo adesso sta a guardare. Forse chi vince è più "disponibile"?

Le cooperative sociali hanno espresso grande preoccupazione per il comparto e per le tante persone assistite dai cooperatori sociali, ancora una volta bistrattate dalle istituzioni.

Si confidava che proprio in un momento ed in un contesto di forte crisi del Welfare, quale quello odierno, in cui le aspettative delle persone con bisogni sono interamente deluse e la negazione dei loro diritti è sempre maggiore, ci fosse realmente e concretamente una attenzione da parte dell'Assemblea Regionale e del Governo nell'accogliere le richieste che le organizzazioni del movimento cooperativo sociale avevano formulato.

Il degrado della politica, delle istituzioni, al di là della punta di iceberg  che la magistratura fa vedere in maniera eclatante è ormai diffuso e irredimibile. Accanto ai privilegi ci sono i favori e tutto viene vissuto in una logica di scambio ed in un disegno assolutamente trasversale.

Non c'è più spazio per sogni ed illusioni, desideri e speranze. C'è la realtà fatta di degrado e arroganza.
Non c'è più spazio per l'indignazione, per la lotta in favore della giustizia, per il desiderio di fare il bene comune: cose di tutti parlano, ma che nessuno agisce.
La polverizzazione delle risorse è una scelta precisa che non va in direzione degli effettivi bisogni dei cittadini più fragili e non copre i livelli essenziali di assistenza e di cura, lasciando sempre più persone prive di servizi e diritti, mentre sicuramente arricchisce soggetti intermedi.

Speriamo che si voglia vigilare con attenzione su come le vagonate di milioni che effettivamente sono disponibili per il sociale ed il sanitario vengono utilizzate per costruire una società dei diritti e delle opportunità, mettendo al bando le clientele ed i favoritismi.

Articoli correlati:
http://www.giornaledisiracusa.it/dico-la-mia/14548-politiche-sociali-sistemi-di-valutazione-discutibili-quelli-della-regione.html

Scarica i documenti
la sicilia 19-05-2010 pdf *.pdf - 74 KB