Dispersione scolastica, la Sicilia seconda dopo la Campania. Nell'isola il primato spetta alla provincia di Siracusa
Cresce a livello nazionale il trend sull'abbandono scolastico nella Scuola secondaria, dall'1,56% (su 100 iscritti) dell'anno scolastico 2003/04, si è passati all'1,64% del 2006/07, con picchi più significativi nel biennio, con il 2,4 del primo anno, l'1,4 del secondo, e poi l'1,7 del terzo e quarto anno, e lo 0,7 del quinto. Il dato però diventa drammatico nelle regioni del Sud, in particolare in Sicilia, seconda solo alla Campania nella graduatoria della dispersione scolastica, dove i ragazzi che hanno lasciato gli studi nell'anno scolastico 2006/07, fanno registrare una media totale del 2,2%, con punte del 3,8 al primo anno, 2,0 al secondo, 1,8 al terzo e al quarto anno, e dello 0,8 al quinto.
Tra le nove province siciliane, questo triste e preoccupante primato spetta alla provincia di Siracusa con una media del 3,9%. Un dato che, addirittura, raddoppia ed ha fatto già da tempo scattare l'allarme, nel momento in cui la dispersione scolastica al primo anno raggiunge il 6,5%, per rientrare nella media (pur sempre negativa) del 3,6 al secondo anno, il 4,0 del terzo, il 3,2 del quarto, e l'1,1 dell'ultimo anno.
Un primato, quello della Sicilia, che si conferma anche nel primo posto conquistato tra le Regioni Italiane, per quanto riguarda la percentuale di ragazzi dai 18 ai 24 anni che possiedono solo la licenza media e non sono più in formazione: 31,4% nel 2006, con un leggero miglioramento del 26,0% nel 2007, contro, rispettivamente, il 13,6% e il 9,5% del Lazio, ed una media nazionale ch si assesta sul 20,8 nel 2006 e il 19,2 nel 2007.
Numeri che fanno riflettere, dunque, e che devono richiamare interventi di inclusione non più rinviabili, che devono aiutare a capire meglio le cause di un disagio sociale che priva tanti ragazzi di una formazione più completa, che gli possa offrire pari opportunità, anche nell'inserimento lavorativo, rispetto ai loro coetanei delle altre Regioni d'Europa.
Parte proprio da questi dati il Progetto I.D.E.A., sostenuto da Fondazione per il Sud (presieduta da Carlo Alfiero, che si propone di promuovere e potenziare le strutture per lo sviluppo sociale, civile ed economico del territorio, in particolare nelle Regioni che rientrano nell'obiettivo prioritario degli interventi della Comunità Europea), che sotto la guida della Cooperativa sociale IRIS di Siracusa, quale soggetto responsabile, vede impegnate altre imprese sociali come le Coop. PASSWORK, il SOLE, CITTà NUOVA, il CONSORZIO MEDITERRANEO SOLIDALE, ARCI Solidarietà e la RETE DI SCUOLE SICILIA, ad operare nelle scuole dei Comuni di Avola, Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo, per prevenire e ridurre la dispersione scolastica, con particolare attenzione al passaggio tra i diversi gradi scolastici (scuola secondaria di primo e secondo grado), attraverso la sperimentazione di "situazioni comunicative" che facilitino il passaggio fra i diversi cicli scolastici favorendo l'orientamento.
Il progetto, del quale sono partner gli stessi Comuni interessati, si rivolge a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 17 anni (ultimo anno di scuola media e biennio scuola superiore) a rischio drop-out scolastico o che hanno già abbandonato il circuito scolastico, o quello formativo. Non solo, ma anche ai docenti, fornendo loro strumenti per la gestione del disagio, e le famiglie per un maggiore coinvolgimento nel percorso formativo dei ragazzi a rischio, oltre naturalmente al Territorio con la realizzazione di Banche dati ed una Rete di interscambi delle esperienze realizzate.
In questi giorni, dopo la fase dei workshop nei vari centri interessati (che si sono svolti nelle scorse settimane), il progetto, che si concluderà il 31 dicembre del 2009, è entrato nel vivo della sua realizzazione, con contatti diretti con le singole scuole, per la costituzione del GTD, il Gruppo Tecnico Dispersione, che provvederà a raccogliere le segnalazioni emerse all'interno degli Istituti, inviandole al Pronto Soccorso Pedagogico.
Quest'ultimo, attivato in ognuno dei cinque Comuni, garantirà un servizio di counseling psicopedagogico permanente e un servizio di tutoraggio e di orientamento sulla prevenzione del disagio e della dispersione scolastica, ed una serie di interventi didattico-educativi-integrativi, una sorta di doposcuola con corsi di formazione rivolti agli studenti del primo anno che hanno manifestato la volontà di cambiare indirizzo.
C'è grande attenzione, da parte dei Comuni, dei loro Servizi Sociali, delle Scuole, delle Famiglie e del Distretto Socio-Sanitario aretuseo, nel Progetto I.D.E.A., nella preparazione e nella professionalità degli operatori che vi sono impegnati, per ridurre i dati della dispersione scolastica che pongono la provincia di Siracusa, come si è visto, al primo posto in Sicilia. Un primato del quale la provincia farebbe sicuramente a meno.
Siracusa, 25 novembre 2008
L'Addetto StampaGaetano Guzzardo - 3394582326