Se è vero che risulta ancora troppo difficile trovare imprese disposte a scommettere sull’inclusione e sul principio di autodeterminazione, quella che emerge dal progetto Quality of life è la fotografia di una Sicilia che risponde con forza e consapevolezza alla richiesta di “normalità” che arriva dai più fragili. Il progetto, di cui il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di Catania è capofila, con Roberto Ortoleva in qualità di responsabile scientifico per la Regione Sicilia, è finanziato dall'Istituto Superiore di Sanità e realizzato in collaborazione con il Consorzio Sol.Co. – Rete di Imprese Sociali Siciliane. Verranno presentati ufficialmente venerdì 16 dicembre, dalle 8.30 all’Hotel Nettuno di Catania attraverso una giornata di talk e una tavola rotonda, i risultati dell’esperienza che per un anno ha messo in campo energie che hanno portato avanti un lavoro corale al fine di costruire progetti di autonomia per i giovani con Sindrome dello Spettro autistico. Trentaquattro i ragazzi e le ragazze coinvolti, che sono stati inseriti in stage lavorativi in aziende sparse su tutto il territorio. Da Catania a Ragusa, da Messina a Palermo, da Caltanissetta a Trapani, fino ad Enna, Agrigento e Siracusa.
«Gli obiettivi del progetto – spiegano da Sol.Co. – sono stati da subito chiari: la costruzione di un modello regionale per la realizzazione di nuove prassi e strumenti efficaci per la redazione del progetto individuale secondo una visione bio-psico-sociale, la creazione di una rete territoriale integrata e di un gruppo di lavoro regionale, la formazione del personale sanitario, dei servizi sociali, degli enti del terzo settore».
Oltre 500 i professionisti del pubblico e del privato coinvolti in incontri di divulgazione, incontri specifici su svamdi informatizzata e su «essential for living» su tutte le provincie.
Tanti anche gli appuntamenti di divulgazione dedicati ai medici delle cure primarie, oltre un intenso lavoro che ha visto gli operatori impegnati nella ricerca mirata di imprese ospitanti, incontri di pre inserimento con i referenti aziendali, monitoraggio con le famiglie, i beneficiari e le imprese.
I risultati? Circa 25 imprese coinvolte, 34 ragazzi e ragazze inseriti in attività in linea con le loro esperienze, attitudini, interessi e obiettivi personali da sviluppare. Hanno lavorato in supermercati, pasticcerie, biblioteche, musei, bar, ristoranti, alberghi, associazioni culturali, approfondendo le loro passioni o scoprendone di nuove.
Ma soprattutto la soddisfazione dei ragazzi che crescono in autonomia e fiducia in se stessi, quella delle loro famiglie che vedono i figli contenti e integrati e quella delle imprese che hanno superato le loro resistenze e sono felici di proseguire esperienze che portano risultati anche in termini di crescita aziendale».
«Quality of life – dichiara Sonia Benvenuto, responsabile regionale del progetto – è un esempio concreto di collaborazione tra terzo settore ed ente pubblico con l’obiettivo di costruire delle comunità inclusive, rompendo il muro del silenzio attorno al tema della disabilità. Ma, soprattutto, stimolando le aziende a mettere in campo dei percorsi di inclusione reali. Siamo felici di aver condiviso l’esperienza del progetto con i referenti di tutte le ASP Provinciali, con la speranza che sia solo il primo passo verso una programmazione condivisa dove il benessere della persona è sempre al centro».
In allegato il programma della giornata.