Viviamo in un mondo digitalizzato. Un mondo in cui, se non sai usare la tecnologia o non hai uno smartphone, rischi di restare indietro.
Ecco perché all’interno del progetto Processi Partecipativi, che interessa alcune zone svantaggiate di Palermo, la Rete Sol.Co., con il contributo della Cooperativa Sviluppo Solidale, l’associazione Apriti Cuore Onlus, Fondazione Èbbene e Centro Astalli, e in collaborazione con il Comune di Palermo, ha deciso di attivare un corso di cittadinanza digitale.
L’obiettivo è chiaro: accompagnare chi non ha dimestichezza con SPID, app, piattaforme digitali e mail a familiarizzare con questi mezzi. Per vedere la digitalizzazione non come un ostacolo, ma come uno strumento di inclusione.
Tra gli obiettivi di Sol.Co. e degli attori che ne fanno parte c’è, senz’altro, la promozione di interventi per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e dei cittadini, anche degli “ultimi”, attraverso attività di orientamento, formazione, riqualificazione e ricollocazione.
Bisogna mettere in campo risorse e strumenti, anche e soprattutto attraverso professionisti che donano il loro tempo per insegnare, per trasmettere conoscenza. Affinché domani un giovane riesca a trovare lavoro tramite le offerte online, l’anziano possa usare lo SPID alla posta, la famiglia del quartiere possa usufruire di servizi come fare la spesa online. E sono solo alcuni esempi di un mondo che corre veloce, che scorre nella Rete.
Al centro, dunque, come sempre la comunità intesa come bene comune, le persone che la animano ma anche i loro bisogni e il loro talento. Che, se accompagnato, può certamente impattare il territorio e rigenerarlo.