È una storia intensa quella che vede come protagonista la Cooperativa Sviluppo Solidale. Una storia, fatta di persone sì. Ma anche di metodo, professionalità, impatto sul territorio. Una storia che dimostra quanto incide, in una comunità, la presenza e il lavoro di un’impresa sociale.
È la storia di una famiglia, che per questioni di privacy chiameremo “Rapisarda”, che si è rivolta a Sviluppo Solidale, Cooperativa socia del Consorzio Sol.Co. e Centro di Prossimità della Fondazione Ebbene, nel gennaio del 2021, dopo la segnalazione da parte dell’Agenzia Sociale per la Casa.
Pronte ad accogliere la famiglia Rapisarda e ad ascoltare la loro storia c’erano Emanuela Greco e Simona Cricchio, che hanno preso in carico la signora Teresa, anche questo nome di fantasia, di 30 anni, il signor Paolo, di 32 anni, il primogenito di Teresa, di 11 anni, e i fratellini di 3 e 2 anni.
«Già dal primo colloquio è emerso il bisogno urgente di trovare un alloggio idoneo alle esigenze della famiglia – raccontano le operatrici di Sviluppo Solidale – e, inoltre, abbiamo appreso della malattia della bimba di 3 anni, affetta da leucemia».
Una situazione che obbliga Teresa a recarsi, ogni giorno, presso l’ospedale per garantire alla figlia le cure di cui ha bisogno. «Vivendo in un alloggio di fortuna lontano dal centro della città la famiglia non poteva garantire un posto al figlio più grande, costretto a vivere con il nonno in un contesto delicato, in una Palermo difficile. Scelta necessaria per garantire il completamento dell’anno scolastico».
L’equipe dalla cooperativa si è subito mobilitata per la ricerca di un alloggio, con l’aiuto costante della signora Teresa, che si è impegnata notte e giorno senza mai arrendersi. Dopo svariati tentativi di ricerca, a marzo del 2021 è stata trovata una casa e, grazie al supporto dei colleghi di Agenzia Sociale per la Casa, si è potuto procedere all’affitto.
E anche se il problema della casa è stato risolto, Sviluppo Solidale continua a seguire i Rapisarda con affetto e professionalità. Il ragazzino più grande è tornato a vivere con la mamma e i fratellini, che a loro volta sono stati coinvolti in diversi progetti dal Centro di Prossimità.
«Continuiamo a seguire e supportare la famiglia», dicono le operatrici. Il signor Paolo è stato indirizzato allo sportello lavoro per ricevere assistenza, i due bimbi hanno frequentato con entusiasmo i laboratori estivi di manipolazione e arti creative organizzati in via Fileti e tutta la famiglia al completo ha partecipato alla giornata all’orto botanico per rafforzare il legame tra genitori e figli e godere di alcuni momenti insieme all’insegna della spensieratezza.
«Non l’avevano mai visitato ed è stata una bella occasione per prendere aria, svagarsi e passare un pomeriggio in serenità, ritagliandosi degli spazi tutti per loro».