C’è un settore, legato alla socialità dei più piccoli, in cui quotidianamente lavorano volontari e operatori. E a cui si rivolgono numerose famiglie, bambini, soggetti fragili. Com’è ripartito dopo la pandemia? Ce lo raccontano Maddalena, operatrice di Mataeuropa, e Gaia, presidente di Health&Senectus – entrambe cooperative socie della rete Sol.Co. e Centri di Prossimità della Fondazione Èbbene - che hanno organizzato dei campus estivi apprezzatissimi dai più piccoli e dalle loro famiglie.
«Non a caso abbiamo scelto di organizzare il nostro centro estivo, della durata di due mesi, a Giarratana in provincia di Ragusa – racconta Maddalena Scognamiglio di Metaeuropa. I servizi rivolti ai minori in quella zona sono pochi, si limitano a quelli gestiti tramite le parrocchie. Giarratana è una cittadina di duemila abitanti – aggiunge Maddalena - in cui il bisogno primario, per le famiglie, è riuscire a conciliare casa-famiglia-lavoro. Nell’equipe abbiamo ospitato una ragazza che svolgeva un tirocinio in Servizio sociale, che ha somministrato un questionario ai genitori per capire se abbiamo effettivamente risposto a questo bisogno e per prendere spunto per le prossime attività».
Obiettivo del campus era anche far ripartire le attività per i più piccoli. Perché sono stati loro i primi a subire gli effetti di questa pandemia. «La programmazione ha ruotato attorno al tema dell’ecologia. Abbiamo organizzato una passeggiata ecologica per ripulire gli spazi pubblici sporcati da incivili, per poterli utilizzare durante e dopo il campus, e laboratori ricreativi, di arte, di psicomotricità. Il valore aggiunto è stato senza dubbio coinvolgere direttamente i bambini i più grandi nella scelta delle attività, rendendoli protagonisti a tutti gli effetti».
Se il campus di Metaeuropa è ormai volto al termine, quello organizzato da Accaesse, invece, è pronto per partire. Si svolgerà contemporaneamente in tre centri, Mimosa a Francofonte, Fior di Loto a Lentini e Azalea a Carlentini, e coinvolgerà complessivamente circa 70 bambini di varie fasce d’età (0 – 3 anni, 11 – 14).
«Ripartiamo dalle linee guida di contenimento del contagio, quindi piccoli gruppi, evitare la rotazione e creare gruppi fissi con gli stessi operatori», afferma Gaia Barresi. I tre campus dureranno 4 settimane, e se in piena estate vedranno i partecipanti impegnati con giochi d’acqua, laboratori artistici e musicali, attività ludiche e ricreative, la prima settimana di settembre ci si preparerà al rientro a scuola con gare di tabelline o di italiano.
«L’anno scorso era l’estate post pandemia e abbiamo avuto poco tempo per organizzarci per bene – aggiunge Gaia - mentre quest’anno abbiamo fatto dei protocolli di intesa con altre agenzie del territorio come pro loco, cooperative, biblioteca comunale, museo civico. Lavorano tutte con la conoscenza del territorio ed è questo uno degli obiettivi che ci prefissiamo».
Anche e soprattutto con i ragazzini di 14 – 16 anni. «Per loro il Comune di Lentini ha fatto un bando per una residenza di 7 notti e 8 giorni sul tema legalità. Abbiamo stipulato un accordo con la cooperativa Beppe Montana, che gestisce un bene confiscato alla mafia, dove 12 adolescenti prenderanno parte a un campus di conoscenza e studio sui temi della legalità, con visite sull’Etna, al Simeto e al Fiume Carrubba. Posti caratteristici del nostro territorio che però, spesso, non sono conosciuti. Specialmente dai nostri adolescenti».
Per vedere le foto dei campus visita le pagine Facebook Metaeuropa e Accaesse