Luigi è un ragazzo di 17 anni accolto dalla comunità Oasi don Bosco, socia del Consorzio Sol.Co, in seguito a segnalazione da parte dell’Autorità Giudiziaria.
La separazione dei genitori ha alimentato le sue fragilità compromettendo anche le sue scelte scolastiche tanto da rinunciare definitivamente al completamento degli studi. La sete di indipendenza lo spinge ad andare a vivere da solo e allontanarsi dalle dinamiche conflittuali familiari, inizia così a lavorare e a mantenersi autonomamente. Ma proprio la maggiore disponibilità economica e la mancanza di figure di riferimento lo portano a cercare altro, qualcosa in cui poter trovare attimi di spensieratezza e di tranquillità effimera e apparente. È la marijuana che comincia a riempire i suoi vuoti e lo porta ad avere problemi giudiziari.
Luigi ha un’intelligenza vivace, nella Comunità don Bosco ha imparato a relazionarsi con i suoi coetanei, ha dimostrato capacità di resilienza maturando pian piano la consapevolezza di voler intraprendere il primo passo verso il cambiamento attraverso un percorso individuale. Gli operatori, insieme a delle figure specializzate, offrono al giovane grazie a servizi mirati l’opportunità di un riscatto sociale. Sulla base della relazione di fiducia costruita con Luigi, iniziano ad emergere competenze e desideri. Luigi viene impegnato all’interno della comunità in mansioni che via via lo responsabilizzano e gli restituiscono fiducia in se stesso e un ruolo attivo e partecipativo all’interno di un gruppo in cui riscopre il piacere dell’appartenenza.
Decide di rimettersi in gioco, di riscattarsi scegliendo di riprendere il percorso formativo e acquisire una professionalità impegnando il tempo in modo costruttivo e funzionale. Oggi Luigi sta scrivendo un capitolo nuovo della sua vita, sta ristabilendo un rapporto positivo con la sua storia personale, e con il rispetto delle regole e di se stesso. Attenderà le decisioni della legge con cui oggi si può confrontare con uno spirito nuovo e non conflittuale, sapendo di non essere solo e di avere accanto chi potrà sostenerlo nelle difficoltà.