Progetto Radici, 450 persone senza tetto assistite in un anno Notizie dalla Rete

Progetto Radici, 450 persone senza tetto assistite in un anno

  • Scritto da Redazione
  • - 25/01/2021

Quattrocentocinquanta persone senza tetto sono state accolte e accompagnate in un anno con il progetto Radici, promosso dal Comune di Catania nell’ambito dell’Asse 3 del Pon Metro e realizzato sul territorio con il Consorzio Sol.Co., la cooperativa socia Mosaico e il metodo di presa in carico di Fondazione Èbbene.

Un lavoro intenso quello messo in campo che non ha conosciuto sosta neanche in emergenza, quando l’intervento degli operatori dell’Unità di Strada è stato in molti casi determinante per garantire sicurezza a coloro i quali non potevano proteggersi dal virus perché non avevano una casa.

La capacità degli operatori è stata quella di riorganizzare le attività, trovare un nuovo modo di interpretare i bisogni dei più fragili per evitare che da questa emergenza nascessero ulteriori spaccature. La convinzione era una. Intensificare il lavoro in strada, distribuendo cibo, beni di prima necessità, mascherine, gel igienizzante, abiti puliti ma anche panettoni nel periodo natalizio per non fare perdere le ricorrenze e accompagnare i più fragili a respirare lo spirito di Natale.

Oltre 100 i tamponi fatti e 600 i kit complessivi distribuiti, numeri che trovano la massima espressione nel percorso che gli operatori costruiscono per accompagnare le persone dalla strada alla casa.

Il progetto punta ad offrire accompagnamento e autonomia, costruendo con e per le persone più fragili un percorso individualizzato e personalizzato che tenga conto dei loro bisogni e volontà.

Il tentativo è quello, infatti, di accompagnare le persone senza tetto a recuperare la dignità perduta, a rialzarsi, partendo dal bisogno di avere un tetto su cui costruire e guardare il futuro. Un percorso che trova forma grazie agli alloggi di Transizione, ovvero nuove soluzioni abitative, che Ebbene mette in campo affinché le persone accolte possano riconnettersi con la comunità.

È la capacità di fare rete con gli enti pubblici e le realtà sociali a caratterizzare il progetto. Un esempio concreto è il protocollo d’intensa siglato a dicembre tra il Comune di Catania, il Dipartimento di salute mentale dell’ASP di Catania, il Consorzio Sol.Co, Mosaico ed Ebbene con l’obiettivo di intensificare la rete di protezione sociale per favorire l’integrazione e l’inclusione dei più fragili. Al centro del protocollo, che è stato presentato alla comunità attraverso una conferenza stampa dedicata, vi è la necessità di promuovere azioni coordinate per ridurre il numero di persone senza una casa, utilizzando i diversi strumenti di assistenza.

Per approfondire le azioni sul campo, guarda il servizio realizzato dalla rete televisiva REITV, cliccando qui. (Il servizio comincia dal minuto 14’).