Ex volontario di Servizio Civile della Rete Sol.Co., Marco Costanzo si occupa da oltre due anni di supportare la gestione amministrativa e organizzativa di Sol.Co. Anche lui, insieme a Salvo Litrico e Davide Capodici, è tra i giovani selezionati a partecipare a The Economy of Francesco.
Cosa significa per un giovane siciliano partecipare a un evento internazionale, che unisce in un’agorà di idee e pensieri i giovani di tutto il mondo? In che modo l’appello di Papa Francesco può diventare la spinta per ripensare a un nuovo modo di fare economia?
Ecco l’intervista che abbiamo realizzato a Marco.
Cos’è per te The Economy of Francesco?
«Economy Of Francesco è un’occasione unica per i giovani di cambiare gli attuali paradigmi economici e sociali. Papa Francesco, sia come uomo che come leader spirituale e politico, con la sua sensibilità, ha intuito che gli attuali paradigmi non sono più sostenibili perché creano solo diseguaglianze e disparità. Il Papa ha invitato i giovani, quelli che vivranno il mondo di domani, quelli bistrattati, a progettare nuovi modelli di economia sostenibile che scardino l’attuale sistema economico. La sfida è dare una nuova impronta all’Economia, quella capace di guardare al benessere dell’ambiente, delle comunità e soprattutto delle persone».
Dalla Sicilia si parte, si continua a partire. Come cambiare rotta? Come costruire una Nuova Economia, fatta di giovani che restano e territori che crescono?
«La Sicilia è una terra meravigliosa, una “macchina” alla quale bisogna dare benzina per correre, per progettare. Ma la benzina siamo noi, noi giovani che troppo spesso siamo costretti ad andarcene perché non c’è lavoro, perché mancano opportunità. La rotta si può cambiare costruendo spazi di contaminazione e confronto, dove possiamo mettere in campo le nostre idee e progetti che guardano al futuro e allo sviluppo. Economy of Francesco è proprio questo, contribuisce a connettere energie nuove che ci aiutano a investire sulla nostra terra».
Papa Francesco ha lanciato l’appello, i giovani di tutto il mondo hanno risposto. In che modo trasformare questa spinta in pensiero ed azione per proporre da Sud nuovi modelli di crescita sostenibile?
«Costruire comunità è la vera forza. Nessuno si basta da solo, io sono utile e necessario all’altro e viceversa. Soltanto quando le idee si uniscono e i talenti si contaminano, possono nascere progetti rivoluzionari. Del resto, i movimenti che hanno cambiato il mondo sono nati proprio così».
Buon lavoro, Marco!
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