Giovani imprenditori, changemakers ed economisti di tutto il mondo si incontreranno online per riflettere su un modello di sviluppo alternativo, più inclusivo e sostenibile. È questo il cuore di The Economy of Francesco, il grande evento internazionale voluto da Papa Francesco per stimolare le nuove generazioni a fare, esserci, a diventare artigiani di pensiero.
Un percorso lungo un anno che avrebbe dovuto riunire a marzo, ad Assisi, i giovani che da tutto il mondo hanno risposto all’appello di Papa Francesco. L’emergenza sanitaria ha imposto un cambio di rotta, senza però fermare la voglia e l’energia di costruire nuovi “cantieri di speranza”, in cui operare e cooperare per contrastare la logica dello scarto, restituire dignità alle persone e proporre stili di vita differenti e attenti alla cura dell’ambiente.
Nella fase preparatoria tre giovani della Rete Sol.Co. sono stati selezionati per partecipare all’appuntamento. Salvo Litrico, consigliere delegato e giovane imprenditore sociale, Davide Capodici, area sviluppo, Marco Costanzo, segreteria organizzativa.
In che modo l’appuntamento può diventare un’opportunità non soltanto di dialogo, ma di azione per ripensare allo sviluppo della Sicilia e del Sud in un’ottica più ampia? Lo abbiamo chiesto ai giovani della nostra Rete, ecco l’intervista a Salvo Litrico.
Cosa significa per un giovane imprenditore sociale partecipare a The Economy of Francesco?
«Significa contribuire a creare una prospettiva e una visione nuova, che grazie alla spinta di Papa Francesco può diventare universale e concreta. L’Economia vissuta da un punto di vista antropologico non è antitetica a quella legata al puro profitto, anzi permette di arricchirla di senso e di incrementare il suo valore perché messa a disposizione delle Comunità».
Fare impresa sociale al Sud, si può. In che modo la Sicilia può diventare una fucina di idee e innovazione per nuova Economia, più inclusiva e sostenibile?
«Con la “contaminazione” e la cultura d’impresa. Forse il termine può essere divergente rispetto al periodo che stiamo vivendo, ma la Sicilia è animata dall’energia di tantissimi giovani che possono contribuire a generare nuovi modelli di sviluppo. Bisogna sostenere il talento delle nuove generazioni, accompagnarle verso una visione differente della società. La Sicilia e il resto del Paese non possono crescere senza un investimento reale sui giovani.
Con Sol.Co. abbiamo sperimentato e messo in campo L’Hub dell’Economia civile, un progetto che sostiene i giovani, offrendo loro uno spazio di confronto e l’opportunità di interpretare e fare l’Economia, più inclusiva e sostenibile. Sì, il modello di economia proposto da Papa Francesco è possibile ma va sostenuto e stimolato con energie nuove.
Un altro gap che purtroppo esiste in Sicilia e – in generale al Sud - è l’assenza di una Scuola di imprenditoria. Il tessuto imprenditoriale è sovente poco formato alla gestione aziendale, e lo è ancora meno nel pensare alle persone come risorse che possono – se accompagnate – innovare e rinnovare. Credo sia questa la chiave del vero cambiamento: investire sulle persone, sulle comunità che generano valore sociale e rendono sostenibili i territori».
Papa Francesco propone di ripartire da nuovo modello di Economia, che consente ad ogni persona di dare un contributo al proprio territorio, per farlo crescere, per costruire Comunità. In che modo è possibile risvegliare nei giovani siciliani, quelli che faticano a trovare la loro strada perché spesso sfiduciati, la voglia di fare, di esserci, di contribuire al cambiamento?
«Credo che bisogna fare un po’ di autocritica perché spesso i giovani siciliani non hanno l’opportunità di esprimersi del tutto, di essere protagonisti. È importante costruire spazi di confronto e contaminazione, dove i giovani possono dialogare tra loro, sperimentarsi e sperimentare nuove azioni. Serve creare comunità di pensiero e azione non comunità assistenzialistiche per i giovani. È necessario inoltre connettere le nuove generazioni tra loro, anche valorizzando appuntamenti come The Economy of Francesco, capaci di costruire ponti di pensiero e visioni».
L'appuntamento inizia da oggi sino al 21 novembre, qui il link per conoscere il programma.
Qui invece per seguire l'appuntamento in streaming.