Accompagnare i più piccoli a ricostruire le loro giornate, a vivere la relazione con l’altro e con gli spazi di condivisione in maniera del tutto nuova, a saper leggere le proprie emozioni, ad ascoltarsi attraverso la lettura di un racconto, imparando anche a conoscere il territorio e le comunità che abitano. Tutto attraverso un viaggio che li guidi passo dopo passo ma soprattutto sostenga le famiglie nella loro crescita educativa e culturale, tessendo quel “tempo di normalità” interrotto dalla pandemia.
Questo il percorso che la cooperativa sociale Health&Senecutus, in continuità con il modello di Prossimità di Fondazione Ebbene, di cui è Centro, ha messo in campo a Lentini riprogrammando le attività del progetto C.A.S.E Coniugare l’Accoglienza e i Servizi Educativi.
C.A.S.E è un progetto finanziato dal Piano di Zona del Distretto Socio-Sanitario 49, che interviene sulle fragilità delle famiglie, accogliendo non solo i minori ma tutti i membri del nucleo familiare per costruire insieme percorsi di indipendenza e autonomia.
Il cuore del progetto è la relazione che gli operatori creano con le famiglie, le quali vengono coinvolte in percorso di vita che mette al centro i loro bisogni. Ed è proprio la relazione ad essere il filo conduttore della riprogrammazione delle attività di C.A.S.E.
«L’educatore – spiegano gli operatori e lo staff di H&S – in questo rinnovato contesto, rappresenta, ancora una volta, un punto di riferimento che connette le famiglie e i bambini nella comunità di riferimento. Diventa dunque un mediatore, un connettore di relazioni tra i minori e la scuola, tra i minori e la sfera educativa nella quale sono coinvolti».
Seguendo le guide emanate dal Dipartimento per le politiche della famiglia per la gestione dei Centri estivi e i servizi educativi, le attività del progetto C.A.S.E sono state riprogrammate in una logica di ripresa nella fase post Covid e prevedono:
- una fase iniziale in cui attraverso delle attività dedicate, quali il gioco dell’oca, si accompagnano i bambini a riflettere sul periodo storico vissuto, guidandoli a gestire le loro emozioni e costruendo un lavoro informativo di igiene e sicurezza (uso delle mascherine, lavaggio delle mani);
- l’attivazione di percorsi tematici che mettono al centro la cultura come strumento di crescita e l’utilizzo della scrittura e lettura per accompagnare i più piccoli a conoscere le proprie emozioni, ad ascoltarle e sapersi ascoltare.
In quest’ambito si inserisce la conoscenza del territorio attraverso visite guidate, accesso ai beni culturali e ai siti dei grandi musei. Grande spazio alla condivisione dei luoghi aperti come la Biblioteca Comunale, dove gli educatori alimenteranno lo spirito critico dei più piccoli e la loro capacità di riflessione attraverso la lettura di alcuni racconti.
I percorsi tematici saranno anche un modo per affrontare il tema della pandemia con un linguaggio nuovo e personale, stimolando i bambini a condividere le proprie emozioni e raccontare in che modo hanno vissuto l’esperienza del lockdown. Ci sarà inoltre anche un grande lavoro sulle emozioni che attraverso la scrittura e la realizzazione di un diario di bordo prenderà forma.
- attività ludico-ricreative. Per restituire anche momenti di svago e spensieratezza, gli educatori organizzeranno delle giornate al mare, tornei di giochi da tavolo e condivisione di pranzo e merenda in spazi aperti.
A fare da comune denominatore di tutte le attività sarà lo strumento della Narrazione. «La narrazione – concludono gli operatori e lo staff di H&S – permette ai più piccoli di imparare ad ascoltarsi e sapersi raccontare. È un lavoro fondamentale che stimola non solo la loro capacità introspettiva ma anche un forte spirito di osservazione dei luoghi che si abitano, del territorio che si vive, guardando il mondo con occhi nuovi».
Le foto del progetto sulla pagina facebook della coopoerativa.