«Da qualche anno abbiamo scelto di cambiare lo stile della Giornata, non un momento per ricordare il dramma che ruota attorno alle migrazioni ma un’occasione per trasmettere ai ragazzi un senso di rinascita. Una Grande festa per celebrare l’opportunità di essere protagonisti della loro vita, di studiare, di crescere lontani da guerra e povertà».
È così che Giuliana Ecora, operatrice del Siproimi di Catania, struttura di accoglienza gestita dal Consorzio Sol.Co. con la cooperativa TEAM -Ti Educa a Migliorare, racconta la volontà di festeggiare la Giornata mondiale del Rifugiato con i giovani migranti.
Non attività legate alla visione di film che ricordano sofferenza e dramma, ma un cambio di paradigma, una scelta, quella di vivere una giornata collettiva nel territorio e con la comunità.
Per l’occasione infatti è stata organizzata ieri una giornata al ristorante Le 5 Botti di Santa Venerina, nella quale i ragazzi hanno trascorso – nel rispetto di tutte le misure di sicurezza anti-covid – alcuni momenti di spensieratezza, assaporando il cibo tipico e organizzando delle attività di animazione.
Anche questo è Accogliente, un metodo ma soprattutto la scelta che Sol.Co. ha fatto – e continua a fare - decidendo di promuovere percorsi di inclusione che mettono insieme collettività, comunità e impegno civico.
Qui il link per rileggere la storia sul metodo Accogliente della Rete Sol.Co.