Garantire un tempo di normalità alle persone più fragili e accompagnare i più piccoli a ridisegnare nuovi equilibri, nuovi punti di riferimento, per ricostruire le loro giornate scandite da un decreto e un altro.
Questo il filo rosso che lega e unisce le azioni che Metaeuropa, cooperativa socia del Consorzio Sol.Co., ha messo in campo per fronteggiare l’emergenza Covid interpretando con coerenza i valori della cooperazione sociale e agendo in continuità con il metodo Ebbene di cui è Centro di Prossimità.
Certo, l’obbligo delle distanze ha imposto una complessa riorganizzazione, specie nelle strutture di ospitalità, come la casa di risposo Madre Teresa di Calcutta di Giarratana, dove il rischio contagio è più alto per cui sin dai primi giorni è stato necessario rafforzare tutte misure per continuare a svolgere le attività in sicurezza. Grande spazio alla formazione degli operatori e massima accortezza nell’utilizzo dei dispostivi di sicurezza.
E' così che d'improvviso tutto andava rivisto e riorganizzato, senza alcuna certezza, ma con la consapevolezza che mentre il virus avanzava costringendo tutti a #restareacasa, serviva intensificare l’azione di ascolto e cura verso gli anziani, costretti a rinunciare alle visite dei familiari e ricercare proprio nel luogo che li accoglie una nuova dimensione tra spazio-tempo. Molti decreti hanno infatti imposto il divieto di organizzare attività e momenti ricreativi negli spazi comuni della struttura, diventanti luoghi di ritrovo e punti di riferimento per gli ospiti.
«È stato un periodo certamente difficile - spiega Maddalena Scognamiglio, assistente sociale della cooperativa Metaeuropa -. Abbiamo dovuto riorganizzare le attività strutturandole in maniera individuale nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, ma ancor più intenso è stato il supporto non soltanto sanitario ma soprattutto psicologico che abbiamo donato agli anziani per aiutarli a gestire lo stato di fragilità emotiva che la pandemia ha generato».
Momenti di riflessione per comprendere l’emergenza, laboratori ricreativi e cognitivi personalizzati e strumenti tecnologici attivi per permettere il contatto tra gli ospiti e familiari: video-chiamate via Skype e Whatsapp con i parenti sono diventate una realtà quotidiana.
«Per restituire nuove forme di normalità agli ospiti e non vanificare il lavoro iniziato prima del Covid – continua Scognamiglio - abbiamo rafforzato i turni, quasi raddoppiandoli. Questo ha richiesto certamente una complessa riorganizzazione del lavoro ma la sfida è stata quella di rimettere sempre al centro i bisogni dei nostri anziani, continuando a garantire ascolto e cura».
Gli strumenti tecnologici sono stati inoltre il comune denominatore delle attività In Rete che la cooperativa ha continuato a svolgere a distanza con i bambini e le famiglie che frequentano l’Asilo nido di Giarratana e il Centro di Prossimità, gestiti appunto da Metaeuropa.
Laboratori di video-lettura per accompagnare i più piccoli a leggere le proprie emozioni, tutorial su come impegnare le giornate tra sport e giochi, ma anche consigli e spunti di vita quotidiana per supportare le famiglie a riorganizzare le giornate lontane dalla routine quotidiana. Tutto raccolto nella pagina facebook della cooperativa e inviato nei gruppi whatsapp con le famiglie.
Cooperare e operare, scegliendo ancora una volta di esserci. È così che Metaeuropa ha risposto all’emergenza, riorganizzando le attività e mantenendo stretta la connessione con il territorio per rispondere ai bisogni dei più fragili.