Assicurare agli enti non profit la possibilità concreta di redigere il bilancio d'esercizio secondo criteri che tengano conto delle loro specificità

  • Scritto da Redazione
  • - 27/06/2008

L'Agenzia per le Onlus, che tra i suoi compiti istituzionali ha anche quello della promozione del Terzo Settore nel suo complesso, ha recepito un'esigenza fortemente sentita sia all'interno sia all'esterno di questo mondo in continuo e rapido sviluppo.

Si tratta dell'esigenza di assicurare agli enti non profit la possibilità concreta di redigere il bilancio d'esercizio secondo criteri che tengano conto delle loro specificità.

Mai si dimentichi, infatti, che stiamo parlando di OMI (Organizzazioni a Movente Ideale), la cui funzione obiettiva è di produrre valore sociale (in una forma o l'altra) e non già quella di remunerare il capitale investito.

Contrariamente a quanto una casta vulgata del pensiero contabile-amministrativo ritiene, non è vero che gli strumenti della contabilità sono neutrali rispetto alla natura del soggetto economico cui si riferiscono. Proprio perchè strumenti, essi devono essere forgiati in modo da rapportarsi al fine che devono servire. Ecco perchè non è corretto (nè equo) trasferire a enti che operano senza finalità lucrative criteri di valutazione e norme di bilancio che sono state progettate per imprese di tipo commerciale.

Le "Linee guida" che sono state presentate il 22 maggio scorso ad un affollato (oltre 400 persone) e attento uditorio non sono ancora un Atto di Indirizzo dell'Agenzia per le Onlus. Ciò avverrà dopo che saranno state acquisite le osservazioni, le integrazioni, i suggerimenti che sono certo arriveranno all'Agenzia nelle prossime settimane (bilanci.esercizio@agenziaperleonlus.it è la casella di posta elettronica appositamente creata) e dopo un necessario periodo di sperimentazione. Ho motivo di ritenere che i soggetti del Terzo Settore accoglieranno con favore la proposta di cui già si parla.

Trasparenza e accountability, infatti, non mirano solamente ad accrescere il capitale reputazionale del non profit presso donatori, autorità pubbliche, cittadinanza. Servono anche a potenziare le capacità del Terzo Settore di far presa sulle realtà e di rafforzare così la propria identità che è quella di un soggetto collettivo che legittimamente aspira a diventare componente essenziale di un modello di ordine sociale fondato sui tre settori del privato, del pubblico, del civile.

Prof. Stefano Zamagni
Presidente Agenzia per le ONLUS

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