Ѐ stato pubblicato lo scorso 17 marzo nella Gazzetta ufficiale e prevede una serie di aiuti immediati per imprese, lavoratori e famiglie, uniti sotto un’unica emergenza: quella generata dal Covid-19.
Il decreto Cura Italia, che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte definisce come «intervento straordinario per non lasciare indietro nessuno», vale 25 miliardi di euro.
Ampio spazio alle misure per sostenere i lavoratori colpiti dagli effetti di questa emergenza e ai fondi destinati a potenziare il sistema nazionale sanitario. Anche il Terzo Settore beneficerà di alcune disposizioni: i dipendenti potranno ottenere la cassa integrazione, è prevista un’indennità di 600 euro per i lavoratori autonomi e sarà possibile usufruire del congedo parentale straordinario di 15 giorni, retribuito al 50%. In alternativa, i genitori potranno accedere al bonus baby sitter, per un valore di 600 euro.
Ci sarà inoltre il rinvio fino alla fine di maggio per tutte le principali scadenze fiscali, alle quali potranno accedere coloro che particolarmente toccati dalla crisi non possono rispettare le condizioni stabite normalmente. Sono esclusi dal rinvio i contribuenti con un fatturato superiore a 2 milioni di euro.
Dopo l'approvazione del Decreto, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha lanciato un appello invitando tutti i cittadini a richiedere il sostegno solamente se privi di reddito perché afferma il Ministro: «l’onere è gravoso, serve riscoprire il senso di comunità. Chi può paghi le tasse in modo da ridurre lo stress per le casse dello Stato».
Per approfondire e accedere alle misure del Decreto, alleghiamo alcuni focus su: cassa integrazione e assegni ordinari, concedi parentali, convenzioni ABI, dpcm del 22 marzo, indennità per i professionisti, proroga presentazione naspi, sospensione mutuo per la prima casa.