Da bene confiscato alla Mafia a luogo di inclusione e riscatto sociale per le persone più fragili. Questo il cuore del Centro Te.So.Ri di Viagrande, gestito dalla cooperativa sociale TEAM - Ti educa a migliorare, che in collaborazione con la cooperativa Controvento di Catania ha organizzato sabato scorso, 12 ottobre, un Open Day speciale per presentare alla comunità le nuove iniziative e attività della struttura.
Una battaglia culturale, quella portata avanti al centro Te.So.Ri, per sperimentare un metodo del tutto innovativo che risponda ai bisogni delle persone disabili. Ispirandosi al modello biopsicosociale, gli interventi realizzati si basano su una strategia di approccio alla persona che tiene conto di diversi fattori: biologici, psicologici e sociali. Soltanto in una logica di analisi e studio complessivo di questi elementi, si possono infatti applicare interventi specifici che possono portare al miglioramento della persona presa in carico.
«Abbiamo scelto di organizzare questo momento di presentazione delle attività - dichiara il Presidente della cooperativa TEAM, Salvo Litrico - proprio in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con la Sindrome di Down, con l’obiettivo di evidenziare le battaglie culturali che ormai da diversi anni portiamo avanti sul tema della disabilità. Al centro di ogni azione, la necessità di rendere le comunità inclusive e non soltanto accoglienti, creando un movimento di sensibilizzazione che sia capace di rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini autistici».
Dai laboratori di musicoterapia ai "weekend in autonomia" per offrire ai giovani con disabilità l’occasione di sperimentare e trascorrere dei periodi di distacco e autonomia dal proprio contesto familiare affiancati da operatori qualificati. E ancora centro specializzato in analisi del comportamento applicata (A.B.A), intervento ritenuto come il maggiormente efficace nel trattamento dello spettro autistico, e luogo di incontro tra professionisti e famiglie.
Il centro di Viagrande vuole essere un polo di eccellenza dove le famiglie possano "trovare un tempo di normalità", offrendo percorsi di inclusione sociale per ragazzi e adulti con gravi patologie dello spettro autistico.