Sono oltre un migliaio i dipendenti che, impiegati in 40 cooperative socio-assistenziali, garantiscono, in convenzione con l'amministrazione comunale, servizi quali l'assistenza agli anziani, ai minori disagiati e ai disabili. Un servizio essenziale per la collettività tant'è che ai lavoratori non è consentito astenersi dal lavoro, entrare in sciopero, protestare in piazza.
E dire che il Comune non paga le cooperative che, a loro volta, non possono pagare il dovuto ai dipendenti che, da dieci mesi, non ricevono lo stipendio, con quel che questo significa per le loro famiglie in un periodo economico di particolare durezza.
La settimana scorsa le ausiliarie degli asili nido, anch'esse senza stipendio da mesi, hanno dato vita ad una rumorosa mobilitazione che, in alcune sedi, si è tradotta anche nell'occupazione delle strutture e nella sospensione del servizio. Per loro il Comune ha trovato una soluzione saldando quattro mesi di arretrato, ma per i lavoratori delle cooperative sociali, finora, non c'è stato nulla da fare.
Per questo i presidenti provinciali di Confcooperative e Legacoop, Gaetano Mancini e Giuseppe Giansiracusa, venerdì mattina hanno reso nota la lettera che hanno inviato al commissario Vincenzo Emanuele e al prefetto Giovanni Finazzo nella quale annunciano "le azioni di protesta che saranno attuate se le promesse del commissario e del ragioniere Bruno, quella di pagare 4 mesi di arretrati entro martedì, cadranno nuovamente nel vuoto". I
dirigenti di Legacoop e Confcooperative parlano di "una situazione di estremo disagio" causata dai ritardi nei pagamenti. "Disagi tali da ridurre molti operatori a non essere in grado di sopportare alcun costo" spiega Mancini. Per Giansiracusa, inoltre, "la sofferenza è aggravata dal fatto che l'assessorato ai Servizi sociali ha fatto sottoscrivere convenzioni che non sono adeguate al costo del lavoro". Se martedì la parola non sarà mantenuta i lavoratori sospenderanno i servizi.
da La Sicilia del 08/06/2008