#PrimaLePersone: un trampolino da non sprecare Notizie

#PrimaLePersone: un trampolino da non sprecare

  • Scritto da Redazione
  • - 04/03/2019

È successo qualcosa di rilevante sabato a Milano. Qualcosa che non ha ancora (se mai lo avrà) una definizione e una forma, ma qualcosa che oggi non può essere ignorato né rubricato semplicemente nella lista delle grandi manifestazioni di piazza (200mila persone in carne ed ossa sono davvero tante). “Prima le persone” non è stata semplicemente l’antitesi al “prima gli italiani” salviniano, marchio di fabbrica dei sovranisti nostrani. “Prima le persone” non è stato fino ad ora e non dovrà trasformarsi in un prodotto da vendere sul mercato del merchandising dell’offerta politica italiana. E vale la pena sottolinearlo proprio nel giorno delle primarie del Partito Democratico. “Prima le persone” è stato innanzitutto un metodo e un processo guidato e accompagnato dalle 1.200 sigle civiche che ieri hanno riempito i pochi chilometri che separano Porta Venezia, da piazza Duomo.

“Gli attori civici sono andati oltre la funzione suppletiva del welfare pubblico in crisi e sono diventati un soggetto politico capace di fare non solo proposte, ma anche un gran bel casino. È un cambio di passo molto forte. Non so se regge, ma oggi mi è parsa una cosa davvero nuova”, mi ha scritto ieri sera tornando a Roma, Marco De Ponte, segretario generale di Action Aid, una delle sigle che maggiormente si sono spese per l’organizzazione di People. Ha ragione De Ponte. E soprattutto fa bene a porre subito la sfida: come questo metodo e questo processo possono reggere? Due condizioni sono preliminari. La prima: le relazioni e la condivisione contano più delle appartenenze [...] continua a leggere la notizia, clicca qui.

Fonte Vita.it