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È passato un secolo dalla nascita di Nelson Mandela (18 luglio 1918), l’uomo simbolo della lotta al razzismo, che ha trascorso quasi un terzo della sua vita tra le mura fredde di una prigione. Sono stati 26 lunghi anni di carcere per avere combattuto per il suo popolo, giorno dopo giorno, abbattendo le numerose barriere per il riconoscimento dei diritti civili dei neri.
Poi la libertà. Una libertà pienamente assaporata e vissuta che lo porta fino ai vertici, ricoprendo il ruolo di Presidente del Sudafrica dal 1994 al 1998. Un evento storico: è il primo Presidente del Paese africano a essere eletto dopo la fine dell’apartheid e il primo a essere eletto a suffragio universale.
Nel 1993 è stato anche insignito del Premio Nobel per la Pace; ricevendo negli anni grande stima da parte di tutto il mondo. Ricordiamo, nel 2008, all’Hyde Park di Londra, il concerto per celebrare i suoi 90 anni e un anno dopo la grande festa a New York dove hanno partecipato personaggi di un certo calibro come Stevie Wonder e Gloria Gaynor.
Mandela è morto il 5 dicembre del 2013 a causa di un’infezione polmonare.
“Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare; perché l'amore per il cuore umano è più naturale dell'odio.". (Nelson Mandela)