Oggi il Consorzio Sol.Co., in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2018, è stato ospite della trasmissione televisiva “L’Informazione Raccontata”, in onda su Prima Tv, canale 666 del digitale terrestre, per raccontare il modello “Accogliente” e il ventaglio di iniziative promosse della nostra rete negli SPRAR di Borgetto, Francofonte, Gela, Mascalucia e Palermo.
Ad esporre il modello, strumento cardine della Rete So.Co., sono stati: Salvatore Litrico, consigliere delegato della Sicilia orientale, Sonia Benvenuto, operatore di sviluppo locale per la Sicilia orientale e Gaia Barresi, referente progetti immigrazione.
Tanti sono stati gli argomenti affrontati in un confronto aperto tra i nostri referenti, Emiliano Abramo, capo della Comunità di Sant’Egidio del capoluogo etneo e il giornalista Umberto Teghini. Molti anche gli spunti di riflessione per capire la linea percossa dal nostro Paese in tema di accoglienza e migrazione.
È possibile proporre un modello che si discosti dall’ondata di chiusura che, soprattutto in questi ultimi mesi, sta colpendo l'Italia e che condiziona nettamente l’opinione pubblica?
“Uno dei nostri obiettivi - afferma Sonia Benvenuto - è intervenire sulle singole comunità locali per favorire un passaggio di informazioni che sia quanto più corretto possibile rispetto alle storie, ai luoghi di provenienza dei migranti e alle modalità di accoglienza. Sappiamo bene che la conoscenza è l’unico intervento su cui possiamo far leva per superare le difficoltà di integrazione e di conoscenza del fenomeno. Il modello del Consorzio Sol.Co. propone, appunto, un confronto quotidiano con le scuole, con gli insegnanti, coinvolgendo i migranti ospitati nelle nostre strutture in attività collegate con la comunità locale”.
“Accogliente” è una metodologia operativa nata dall’azione consortile e in grado di integrare gli stranieri nei vari territori, costruendo con loro dei percorsi di vita che partono dall’accoglienza ma che abbracciano anche la formazione e l’accompagnamento al lavoro. L’azione sinergica con le Istituzioni, le forze produttive e le associazioni locali sono i punti cardini del modello. Accoglienza, quindi, non significa soltanto fronteggiare la prima emergenza ma operare affinché il migrante possa integrarsi realmente sul territorio.
“Da circa dieci anni - dichiara Salvatore Litrico - siamo impegnati nelle nostre strutture cercando di proporre il modello accogliente, che parte dal presupposto che l’accoglienza va oltre il fenomeno dell’emergenza. Il nostro modello si basa sulla creazione di servizi e opportunità che possano integrare la comunità di migranti con il tessuto territoriale”.
Dietro il fenomeno dell’immigrazione non mancano di certo delle note dolenti, che accendono i riflettori sul business costruito attorno a questo forte disagio sociale.
“Chi fa cattiva accoglienza - sostiene Gaia Barresi - sono figure che svolgono questa missione in maniera del tutto improvvisata. Noi del Consorzio Sol.Co. proponiamo dei modelli che richiedono certificazioni di qualità e i piani di intervento sono svolti da professionisti del settore”.
Il talk giornalistico prosegue con la proiezione di un video che mostra il modello di accoglienza lanciato dalla piattaforma Welcome Refugees Italia, dove appunto i migranti sono ospitati a casa dei cittadini.
Un modello semplice ma complicato da introdurre in Sicilia, perché: “richiama l’aspetto filantropico, culturale e umano della comunità locale, e richiede un intervento di sensibilizzazione verso gli adulti e le famiglie”, aggiunge Salvatore Litrico.
E sulle famiglie e sugli adulti bisogna intervenire perché: “da loro, a differenza dei nostri figli e dei giovani che sono abituati al confronto, troviamo spesso le maggiori barriere”, afferma Gaia Barresi.
Cinque, quindi, gli appuntamenti promossi dalla Rete Sol.Co, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che coinvolgono gli SPRAR del Consorzio in una serie di eventi promossi dal 19 al 23 giugno.
“Gli eventi della nostra Rete – conclude Sonia Benvenuto – aprono le porte delle nostre strutture e in un clima di condivisione per la diffusione di un messaggio di accoglienza, che sia quanto più corretto possibile. Le azioni che svolgiamo per i migranti sono messe in atto anche per gli italiani. Abbiamo un modello che si fonda su tre focus: formazione, lavoro, casa. Tre pilastri fondamentali per l’equilibrio di ogni essere umano. Con il Consorzio Sol.Co. costruiamo, quindi, dei piani di intervento che coinvolgano i soggetti più fragili”.