Quando le barriere della disabilità vengono abbattute. I Ragazzi di Casa Mia incontrano i minori dell’associazione Il Giglio Storie

Quando le barriere della disabilità vengono abbattute. I Ragazzi di Casa Mia incontrano i minori dell’associazione Il Giglio

  • Scritto da Redazione
  • - 03/05/2018

“Ѐ grave essere diversi? Ѐ  grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. Ѐ grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo, non ha creato una sola foglia identica all'altra”.

(Paulo Coelho)

Oggi vi raccontiamo una giornata caratterizzata da tanta condivisione e da momenti autentici vissuti da due realtà apparentemente lontane, ma vicine per obiettivi e focus dove la valorizzazione dell’essere umano è il cuore delle attività svolte. Vi raccontiamo di come la diversità si annulla quando ad essere protagonisti sono gli uomini, le donne e i giovani intesi come portatori di un mondo interiore e dotati di abilità, che paradossalmente nessuna limitazione fisica o mentale può annientare. Vi raccontiamo di due realtà che si incontrano, di generazioni che si sfiorano l’anima e di uno scambio reciproco di dare e ricevere.

La storia di questa settimana viene da Milazzo e dalla comunità di alloggio per disabili psichici, “I Ragazzi di Casa Mia”, gestita dalla cooperativa Obiettivo Salute e Lavoro, socia della Rete Sol.Co. In particolare, raccontiamo un pomeriggio di scambio avvenuto lo scorso 13 aprile dove le persone che vivono all’interno della comunità sono state ospitate nelle strutture dell’associazione “Il Giglio” della Fondazione Barone Giuseppe Lucifero di S. Nicolò, che accoglie invece minori provenienti da famiglie con difficoltà sociale ed economica.

C’era tanta musica, c’erano giochi, c’erano sguardi che si incrociavano e corpi che si prendevano per mano. C’erano i bambini che si divertivano con gli adulti. C’era un enorme tendone colorato, tenuto da tutti i partecipanti, che a turno si alternavano posizionandosi al centro, facendo delle giravolte e guardando all’insù. Un gesto simbolico ma carico di un enorme valore: tutti possiamo vedere il mondo a colori e viverlo nella sua totale bellezza.Non esiste disabilità nel cuore di chi vive ogni giorno donando un po’ di sé all’altro, di chi affronta le difficoltà quotidiane e di chi convive con un dolore interiore miscelato spesso dal sapore dei farmaci.

Così le persone che vivono nella comunità per disabili psichici hanno vissuto un pomeriggio di gioia e serenità, loro che grazie alla cooperativa Obiettivo Salute e Lavoro hanno trovato quello spazio nel mondo che la società aveva negato trattandoli come “scarti”.

La disabilità quindi si tramuta in ricchezza, in risorsa, in partecipazione. E potrebbe essere questa la sintesi del pomeriggio di condivisione vissuto a Milazzo.

Ѐ stato un pomeriggio ricco di emozioni e di scambio tra due realtà diverse, che si sono incontrate in mezzo alla natura e mettendo in atto diversi giochi - ha affermato Carmen Recupero, assistente socialedella cooperativa Obiettivo Salute e Lavoro -. Da entrambe le parti è emersa tanta gioia ed entusiasmo, sia le persone ospitate nella nostra comunità che i bambini dell’associazione ‘Il Giglio’ si sono arricchiti moltissimo. La diversità è stata annullata.

Il pomeriggio è stato scandito dalla passeggiata nell’orto biologico della Fondazione Lucifero, dove i partecipanti hanno avuto modo di assaggiare i prodotti coltivati nel terreno, dalla condivisione di dolci, merende e biscotti preparati dalle due comunità e da attimi emozionanti in cui i minori dell’associazione “Il Giglio” spiegavano a “I Ragazzi di Casa Mia” come utilizzare gli oggetti presenti nella loro palestra.

Presenti anche i volontari del Servizio Civile del progetto “Vivi la vita 6” e gli operatori della Comunità gestista dalla cooperativa Obiettivo Salute e Lavoro.

Selene Macrì, Irene Paolini e Salvatore Furnari, i ragazzi del Servizio Civile, che stanno svolgendo servizio presso la comunità di alloggio “I Ragazzi di Casa Mia”, hanno commentato così l’esperienza di condivisione vissuta: Abbiamo trascorso un pomeriggio in cui ci siamo divertiti ma imparato tanto. Siamo stati accompagnati e guidati dai ragazzi di Gigliopoli, dell’Associazione ‘Il Giglio’, che ci hanno mostrato la loro realtà, coinvolgendoci nella loro ’isola che non c’è‘, grazie alla spensieratezza e alla voglia di trascinarci nelle loro attività quotidiane”.