Maggio, parte il nuovo SIA. Sette mesi dopo il debutto del sostegno per l’inclusione attiva (settembre 2016), il Governo rivede i criteri per accedere alla misura a sostegno delle famiglie in povertà assoluta. Il SIA è nato come evoluzione della sperimentazione inizialmente condotta in 12 grandi città italiane, allargandola all’intero territorio nazionale. D’altra parte è una misura ponte in vista del Reddito di Inclusione (REI), di cui sono attesi a breve i decreti attuativi: come il REI anche il SIA prevede – diversamente dalle varie social card sperimentate fino ad ora – un beneficio economico collegato al numero dei componenti del nucleo famigliare, che arriva al massimo a 400 euro, affiancato a un progetto personalizzato che mira al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all'inclusione sociale, che è vincolante per avere il beneficio economico. Raffaele Tangorra, direttore generale per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aveva anticipato a Vita i contenuti del decreto: ad oggi sono 80mila le domande accolte in questi primi mesi, mentre con il nuovo SIA si raggiungeranno 400mila famiglie, a cominciare dalle 80mila famiglie che avevano già presentato domanda ma che non avevano i 45 punti nella valutazione multidimensionale del bisogno previsti dal vecchio decreto, ora abbassati a 25.
Le nuove regole del SIA sono state contenute nel decreto del 16 marzo 2017 per l’allargamento del Sostegno per l'inclusione attiva per il 2017, a firma Padoan e Poletti, pubblicato in Gazzetta ufficiale sabato 29 aprile, immediatamente in vigore. Le risorse su cui può contare il SIA sono pari a 1, 169 miliardi di euro. Fermi restando i requisiti - famiglie con un Isee fino a 3 mila euro in cui sia presente almeno un figlio minorenne o disabile o con un figlio in arrivo, italiane o residenti da almeno due anni - ecco le novità principali:
Il decreto prevede anche la continuazione della sperimentazione dell’ASDI, per il 2017 e le successive annualità.
Fonte: Vita.it