Tra le mura di un Hospice, la cooperazione sociale per l’umanizzazione dei servizi sanitari Storie

Tra le mura di un Hospice, la cooperazione sociale per l’umanizzazione dei servizi sanitari

  • Scritto da Redazione
  • - 26/01/2017

Quella in testa è una delle tante lettere (leggetela…) che in 10 anni gli Operatori Socio Sanitari in servizio all’Hospice dell’ospedale Nesima Garibaldi hanno ricevuto in dono dai familiari dei pazienti che sono stati accuditi.

L’Hospice è un luogo di dolore, un reparto ospedaliero che accoglie persone affette da una patologia oncologica ormai in fase avanzata, un luogo di cura specialistica di altissimo livello dove si è scelto di riprodurre un contesto familiare per alleviare il carico di paure e sofferenza che portano con sé i pazienti e i loro cari.

Sin dal 2006 la cooperativa Team - Ti Educa A Migliorare, socio storico della Rete Sol.Co, ha dato il proprio imprinting a quello che allora era un servizio sperimentale e che oggi rappresenta un modello di umanizzazione dei servizi sanitari.

Sono 13 gli Operatori di Team che h24, affiancando il personale medico, oltre a svolgere l’assistenza igienico personale e la cura farmacologica, riescono a instaurare un legame profondo con i pazienti, una relazione di fiducia che si basa sull’ascolto.

Leggono loro delle storie che gli permettono di  volare al di là dell’immobilità fisica superando la barriera di un corpo che perde autonomia e funzionalità, restano lì quando i familiari sono costretti ad allontanarsi, sono presenti quando la malattia priva la persona di conoscenza e consapevolezza; l’ultimo periodo della vita del paziente in Hospice dipende totalmente dall’OSS.

È un lavoro attento e profondo quello che svolgono i 13 “Angeli” dell’Hospice - così li chiamano in reparto -, è la professionalità che si fonde con l’umanità dell’agire della cooperazione sociale e che determina il passaggio fondamentale dalla cura al prendersi cura.

Questo determina la necessità per gli Operatori di mantenere standard professionali altissimi, di operare in sinergie con l’equipe multidisciplinare di cui l’Hospice è dotato, di lavorare costantemente su se stessi per non incorrere in un burnout.

Il servizio Hospice comporta anche un forte investimento aziendale basato soprattutto sulla formazione, la continuità e la stabilità degli Operatori, 11 dei 13 oggi in servizio hanno infatti seguito questo progetto sin dalla nascita.

I nostri operatori affiancano i familiari anche nel momento del distacco, chissà forse per questo li chiamano Angeli….

 

 

… hanno gli occhi come spenti

sguardi fissi che non sognano più

e quanto camminare poi

per un metro in più di dignità

… C'è Una Strada In Cielo

lunga come un'eternità …

 [C'è Una Strada In Cielo - Eros Ramazzotti]

 

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