“Il 2018 sia l’anno dell’economia sociale”. Partita la petizione europea Notizie

“Il 2018 sia l’anno dell’economia sociale”. Partita la petizione europea

  • Scritto da Redazione
  • - 05/01/2017

ROMA - La campagna internazionale promossa dal progetto “Challenging the Crisis”, per il riconoscimento dell’anno internazionale dell’Economia Sociale e Solidale, è oggi una petizione scritta e presentata al Parlamento Europeo. Il 30 novembre è stata pubblica la Dichiarazione scritta, che ha l’obiettivo di raccogliere la firma della maggioranza dei deputati che compongono il Parlamento europeo. Al riguardo Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI (il coordinamento di 30 associazioni di solidarietà internazionale) dichiara: “Ringrazio i giovani italiani ed europei che hanno saputo portare l'attenzione del parlamento europeo sull'economia socialeNon possiamo perdere questa occasione per superare gli attuali modelli economici mondiali che uccidono l'ambiente, distruggono il clima, portano all'esasperazione milioni di cittadini Europei fino alla miseria più totale. Questa Europa non ha futuro! L'economia deve essere strumento di convivenza sociale e garanzia per tutti i diritti umani e dei beni comuni. Per questo la sola strada per un futuro dell'Europa passa dall'economia sociale. A tutti noi scegliere. Invitiamo i parlamentari del Parlamento europeo a firmare la Dichiarazione!”.

La dichiarazione nasce da tre anni di conoscenza e confronto tra ragazzi di tutta Europa, che si interrogavano come poter sfidare la crisi e soprattutto le sue cause strutturali che hanno prodotto ingiustizia, disuguaglianza, povertà in tutto il mondo e anche in Europa. L’ESS (Economia sociale e solidale) è stata individuata come una risposta possibile a questa crisi, un’economia al servizio delle persone, inclusiva, rispettosa dell’ambiente e dei diritti umani, che ridisegna lo spazio tra pubblico e privato. Un privato che si fa sociale e si propone come responsabile della dignità sociale di tutte le persone, anche attraverso il lavoro per le fasce svantaggiate della popolazione, nell’ottica affermata anche nell’agenda 2030, “no one left behind”. “La Campagna Internazionale, oggi divenuta una petizione europea, vuole il 2018 Anno internazionale dell’ESS, un anno di confronto, formazione e attenzione politica istituzionale su questa nuove forme di economia di comunità, legate al territorio, ai sui bisogni e fondate su due pilastri: giustizia sociale e ambientale”, afferma il Cipsi.

“Affinché la petizione venga approvata e il 2018 riconosciuto l’anno internazionale dell’ESS la petizione deve avere il supporto attraverso la firma della metà dei parlamentari Europei entro il 1 marzo 2017 – conclude -. Proponiamo alle associazioni di coinvolgere i parlamentari del Parlamento europeo a firmarla!”.

 

Fonte: Redattore Sociale