Novanta milioni di euro per il 2016: a tanto ammontava il finanziamento del fondo per il “dopo di noi” creato con la legge 112/2016, entrata in vigore lo scorso 25 giugno.La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al decreto di riparto del fondo, preludio all’intesa che ora le Regioni si apprestano a dare in Conferenza Unificata. «È uno strumento fondamentale per sostenere progetti individuali per le persone con disabilità gravi, definendo gli specifici sostegni necessari, a partire dalle prestazioni sanitarie e sociali nell’ambito di progetti che saranno definiti con la più ampia partecipazione possibile del disabile», ha commentato il presidente Stefano Bonaccini. «È un passo importante, che rende più sostenibili gli interventi di welfare già attivati nelle diverse Regioni». Ieri pomeriggio è stata convocata la Conferenza Unificata, che doveva sancire l’intesa sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro dell'economia e delle finanze che ha due obiettivi: «individua i requisiti per l'accesso alle misure di assistenza, cura e protezione a carico del fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare» e la «ripartizione alle Regioni delle risorse per l'anno 2016 ai sensi dell'articolo 3, comma 2 , della legge n. 112/2016». Il riparto è stato già reso noto dalle Regioni, mentre nulla si sa sui requisiti per l’accesso alle misure previste dal fondo. La Lombardia avrà 15.030.000 euro, seguono Campania e Lazio con ciascuna 9.090.000 euro, la Sicilia con 7.740.000 euro (qui l’elenco completo, regione per regione).Si tratta del primo step compiuto per dare attuazione alla legge sul Dopo di Noi. Entro Natale (sei mesi dall’entrata in vigore della legge) sono attesi anche li obiettivi di servizio per le prestazioni da erogare ai destinatari della legge nei limiti delle risorse disponibili a valere sul Fondo, mentre sono già passati da tempo i 60 giorni per definire le modalità di attuazione dell’articolo inerente i trust, vincoli di destinazioni e fondi speciali. La legge non indicava una tempistica (ma è uno dei passaggi decisivi) per l’adozione da parte ancora delle Regioni di indirizzi di programmazione e la definizione di criteri e modalità di erogazione dei finanziamenti, modalità per la pubblicità dei finanziamenti e per la verifica dell’attuazione delle attività svolte. Come ancora non si è vista pur prevista campagna informativa per far conoscere ai potenziali destinatari le nuove opportunità e sensibilizzare l’opinione pubblica. Fonte: Vita.it