“Turismo per tutti - promuovere l’accessibilità universale”: è questo il tema scelto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale del Turismo di oggi, 27 settembre, un tema di una certa rilevanza che pone al centro la persona,con tutti i suoi bisogni, anche quelli speciali, un turismo che sia opportunità ma anche diritto di tutti.
Ma sconfortante è il pensiero di un Paese dove per un disabile, o un anziano, o una mamma con un passeggino, a causa di ascensori non funzionanti, auto piazzate in divieto di sosta su rampe di discesa o su strisce pedonali e barriere architettoniche di tutti i tipi, diventa complicato anche solo fare la spesa oppure raggiungere il posto di lavoro.
Il turismo accessibile diventa peraltro fondamentale per le ricadute economiche sul territorio e per le opportunità che possono derivare dal fare rete, se si pensa ai dati che fotografano un’Europa dove 127 milioni di persone fra disabili (46 milioni) e over 65 (81 milioni), di cui 10 milioni in Italia, rappresentano il potenziale mercato per le imprese turistiche attrezzate ad accogliere la domanda di turismo accessibile, il cui fatturato potenziale è di 800 miliardi l’anno. Si tratta di persone con particolari bisogni, a causa di una disabilità permanente o temporanea (il 30% viaggia regolarmente), ma anche di esigenze legate alla presenza di anziani, bambini, intolleranze alimentari e quant’altro.
L’Osservatorio Nazionale Spesa Pubblica e Turismo sostenibile ha condotto una ricerca che evidenzia l'arretratezza della regione Sicilia rispetto al turismo accessibile. Osservando i risultati, la Sicilia non gode di grossi primati su 110 Comuni escluso il Comune di Palermo che si trova al 10° posto, troviamo Trapani al 54° posto, Caltanissetta 60° posto, Agrigento 70° posto, Enna 78° posto, Siracusa 83° posto, Ragusa 84° posto, Messina 93° posto, Catania 98° posto. Federagit Confesercenti Sicilia ritiene che oggi non sia più possibile ragionare sul turismo senza richiamare il concetto di turismo accessibile. Numerose le realtà in cui bisogna, non solo abbattere le barriere architettoniche e culturali a favore del turismo accessibile, ma in cui occorre aprire alla consapevolezza che la disabilità non è circoscrivibile solo al portatore di un handicap motorio. Vi è, infatti, un’ampia categoria di soggetti che presentano inabilità sensoriali o che risultano portatori di bisogni speciali che non trovano servizi adeguati per potere godere della visita di un museo, di una galleria o di un sito. Una situazione che, per chi vive quotidianamente in prima linea il fenomeno turistico, come accade alle Guide, diventa espressione e misura dei gravi ritardi che occorre ancora colmare per garantire lo sviluppo di un “turismo per tutti”.Rendere i nostri centri urbani più accessibili, non è più dunque solo un dovere verso i tutti i cittadini ma può rappresentare anche un volano di sviluppo importante per l’economia turistica.
Le celebrazioni ufficiali della Giornata mondiale del Turismo saranno ospitate a Bagkok in Thailandia ma sono previste iniziative in tutto il mondo e l’Unwto, l’organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, invita tutti a condividere le proprie immagini di festa anche sui social con gli hashtag #tourism4all e #WTD2016.
“Turismo per tutti, tema della Giornata Mondiale, è un obiettivo che stiamo perseguendo con forza” dice il ministro Franceschini “rendendo sempre più accessibili musei, monumenti, siti e parchi archeologici statali”. “L’accessibilità per tutti” gli fa eco Taleh Rifai, segretario generale dell’Unwto “dovrebbe essere al centro delle politiche del turismo e delle strategie di business non solo come un diritto umano, ma anche come una grande opportunità di mercato. Con l’invecchiamento della popolazione mondiale, tutti noi avremo benefici prima o poi dall’accessibilità universale nel turismo”.