Proposta del II Programma di Azione Biennale in materia di disabilità Notizie

Proposta del II Programma di Azione Biennale in materia di disabilità

  • Scritto da Redazione
  • - 31/08/2016

È online la Proposta del II Programma di Azione Biennale in materia di disabilità, così come predisposto dall'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

La Proposta sarà oggetto di discussione e di confronto all'interno della prossima Conferenza Nazionale sulle politiche per la disabilità, che si terrà a Firenze dal 16 al 17 settembre 2016.

Otto linee di intervento. Il documento affronta le principali tematiche in materia, con un ampio ventaglio di proposte e azioni per la piena inclusione delle persone con disabilità. In 80 pagine, individua 8 linee di intervento: Riconoscimento/certificazione della condizione di disabilità e valutazione multidimensionale finalizzata a sostenere il sistema di accesso e la progettazione personalizzata; Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella società; Salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione; Processi formativi e inclusione scolastica; Lavoro e occupazione; Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità; Cooperazione internazionale; Sviluppo del sistema statistico e direporting sull’attuazione delle politiche. 

Ridurre le disuguaglianze tra territori. Il Programma impegna il Governo nazionale e il Parlamento ma, allo stesso tempo, stimola l’azione coordinata e sinergica dei governi locali e delle amministrazioni regionali. Il richiamo più grande che emerge dalla bozza del Programma d’azione, e “garanzia di successo” per lo stesso, è al “lavoro di riduzione delle diseguaglianze territoriali che tanto incidono sulle opportunità di vita delle persone con disabilità e che troppo, spesso sono state invocate come ragione per ritardare, se non evitare, innovazione e cambiamento nel sistema di riconoscimento della disabilità, nell’organizzazione dei servizi in generale, nella realizzazione di politiche pienamente rispettose dei diritti delle persone con disabilità”.  

Le sfide più impegnative. Tra le sfide più impegnative da affrontare ci sono la riforma strutturale dell’attuale sistema di certificazione della condizione di disabilità; servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e il sostegno all’autodeterminazione; a livello di diritto alla salute, attenzione puntata sul consolidamento dei Livelli essenziali di assistenza e l’integrazione sociosanitaria, sul Nomenclatore tariffario delle protesi, si auspicano interventi sulla qualità della diagnosi, a favore delle persone con disabilità intellettiva e disturbo psichiatrico, l’attuazione della recente legge sull’autismo. Sul versante della scuola, occorre rendere più efficace il processo di inclusione scolastica anche con la formazione degli insegnanti di sostegno e dell’interopersonale scolastico; inoltre, un tema fatto proprio dal Programma d’azione è quello dell’accesso degli adulti con disabilità a percorsi d’istruzione e formazione permanente. Sul fronte lavoro, la sfida è di “aggiornare aspetti specifici della normativa per renderla più efficace”, mentre alle grandi imprese di propongono iniziative come l’istituzione dell’Osservatorio aziendale e il disability manager. La sfida in materia di mobilità è la revisione delle normativa italiana in tema di accessibilità dell’ambiente fisico, urbano e architettonico, mentre non mancano proposte per rendere fruibili i luoghi del turismo e accessibile l’informazione, a partire da quella delle pubbliche amministrazioni.  

Strumento per ripensare la città di tutti. “Il Programma si occupa di persone con disabilità ma – ribadiscono gli estensori del documento - proprio nella misura in cui accoglie e cerca di rispondere alla richiesta di “cittadinanza piena e integrale” dei soggetti più fragili e vulnerabili, offre suggerimenti e indicazioni per ripensare complessivamente una società più giusta, coesa e rispettosa delle tante diversità che compongono la comunità nazionale”. 

 

Scarica la Proposta del II Programma di Azione Biennale

 

Fonte: Redattore Sociale