Discriminazione dei giovani nell'UE: una panoramica tra dati Notizie

Discriminazione dei giovani nell'UE: una panoramica tra dati

  • Scritto da Redazione
  • - 31/08/2016

Il diritto alla parità di trattamento è uno dei principi fondatori dell'Unione europea ed è riconosciuto come un diritto fondamentale di tutte le persone. Riferimenti si trovano nel Trattato di Lisbona, nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE e, attraverso le Convenzioni internazionali, le Nazioni Unite, il Consiglio d'Europa e gli Stati membri si impegnano a realizzare l'uguaglianza e a combattere la discriminazione.

Obiettivo del Rapporto 2015 sulla discriminazione dei giovani nell’UE, in linea di massima di età compresa tra 15 e 25 anni, è quello di analizzare la discriminazione in due principali aree: la discriminazione per motivi di origine razziale ed etnica e la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. La discriminazione basata sull’età è decisamente prevalente ma spesso si verifica in concomitanza con altre forme di discriminazione.

Sia a livello europeo che di Stati membri sono state intraprese azioni specifiche per affermare la parità di genere nel mondo del lavoro, per la proibizione della discriminazione per motivi di religione, disabilità, età, orientamento sessuale, razza e origine etnica, soprattutto nel mondo del lavoro e, nel 2008, la Commissione europea ha adottato una Direttiva sull’attuazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla loro religione, dalle convinzioni, dalla disabilità, dall'età o dall'orientamento sessuale al di fuori del mercato del lavoro.
I progressi compiuti sono stati possibili grazie ad un lungo periodo di relativa pace in Europa, all’allargamento dell'UE e alla prosperità economica. Tuttavia, l'inizio della crisi economica ha sottoposto questi valori ad una forte pressione: il successo economico e la crescita sono diventati priorità da raggiungere anche a costo di trascurare alcuni diritti fondamentali, tra cui l'uguaglianza.
Nonostante il lavoro svolto finora, la discriminazione continua ad essere un problema significativo: nel 2012, il 17% degli europei (vale a dire 85 milioni di persone) ha dichiarato di essersi sentito personalmente discriminato o molestato nei 12 mesi precedenti l'indagine e la discriminazione è percepita come diffusa da oltre metà della popolazione.
Gli appartenenti a minoranze sessuali (28% degli intervistati) o etniche (27% degli intervistati) hanno maggiori probabilità di subire discriminazioni rispetto al resto della popolazione. I giovani appartenenti a gruppi minoritari specifici sono particolarmente vulnerabili, poiché affrontano la discriminazione sia per la loro giovane età sia per le loro caratteristiche personali, come ad esempio l'orientamento sessuale, l’identità di genere o l’etnia.
La discriminazione si manifesta in molte forme, può essere diretta o indiretta, può colpire le persone in modi diversi procurando un fastidio minore o un impatto più devastante, che influenza il benessere e le possibilità di vita, provocando bassi tassi di istruzione e occupazione degli appartenenti a minoranze etniche, abbandono scolastico tra le giovani vittime di bullismo omofobico e suicidi.
Ecco perché l'uguaglianza è riconosciuta come uno dei fondamenti delle società democratiche, che puntano al successo non solo dal punto di vista economico ma anche per la loro capacità di essere coese, solidali, giuste e sicure a livello del singolo, della famiglia, della comunità e della regione. Un fallimento nell’affrontare il problema della disuguaglianza comporta la destabilizzazione delle nostre società, mina la coesione sociale e gli interessi economici dell'UE.
Non si tratta solo di eliminare la discriminazione nell'accesso all'istruzione e all'occupazione, ma anche di accrescere la qualità di quei sistemi. Per fare ciò, è necessario creare un ambiente inclusivo attraverso la formazione degli insegnanti, la creazione di reti giovanili, la sensibilizzazione sui diritti e le prospettive di questi gruppi vulnerabili.
Così si raggiunge il successo economico e sociale!

Per continuare a leggere si rimanda alla pagina di Agenzia Nazionale Giovani.