Era il Natale scorso quando Michele e Silvia hanno bussato alle porte di Villa Fazio, marito e moglie che - simbolicamente come Giuseppe e Maria - erano in cerca di riparo ma soprattutto di tanta misericordia. Dopo anni di stenti e senza casa, un anno fa ricevevano accoglienza, solidarietà e soprattutto tanto amore dall’equipe del Polo educativo Villa Fazio, che diede loro un tetto, calore e una famiglia a cui affidarsi totalmente. Silvia e Michele hanno vissuto per un anno a Villa Fazio, ricambiando la generosità ricevuta con piccoli lavoretti di custodia e gestione della struttura e partecipando alle iniziative di solidarietà che vengono organizzate all’interno del Polo educativo.
Oggi, Michele e Silvia sono stati accolti presso uno dei centri di accoglienza gestiti dalla Rete Sol.Co. a Camporotondo Etneo dove trascorrono le loro giornate aiutando le persone in difficoltà e ricevendo, anche da parte del Comune di Camporotondo Etneo, un incarico per la cura dei cani presenti nel territorio comunale.
Quasi come un richiamo naturale, accade, a meno di un anno dalla storia di Silvia e Michele, un episodio analogo: gli operatori del Polo educativo Villa Fazio si accorgono di una macchina ogni sera posteggiata davanti alla struttura dove all’interno scovano un uomo e una donna. Si tratta di R.P e M.P., guardia giurata di un’azienda fallita, insieme alla moglie, che da circa un anno e mezzo vivono in una macchina. Nonostante gli ammortizzatori sociali ricevuti, non sono riusciti a provvedere alle spese familiari e della casa, ritrovandosi costretti a lasciare tutto.
Grazie al metodo di lavoro svolto dal Polo educativo Villa Fazio e dal Centro Yepp di via Rametta (Catania), basato sull’accoglienza, l’inclusione sociale e la valorizzazione della persona, i due giovani sono stati integrati in un progetto di ri-socializzazione e in un percorso individualizzato avviato attraverso il noto programma di intervento promosso dal Comune di Catania “Agenzia di Sviluppo Locale Catania” i cui partner sono il Consorzio Sol.Co. Rete di Imprese Sociali Siciliane, ente gestore del Polo educativo Villa Fazio, e ISVI, Istituto di Formazione e Ricerca sui problemi sociali dello sviluppo (di cui si può avere un chiaro resoconto visitando la pagina web http://agenziasviluppolocalecatania.solco.coop/).
Proprio il Centro sociale territoriale di Librino ha visto in Villa Fazio e nel suo metodo il luogo ideale per affidare questa famiglia al Polo educativo chiedendo di utilizzare le forme di inserimento lavorativo definite dalla legge del 328/2000, così come per altre persone che l’equipe del Polo educativo ha incontrato durante il percorso (nuove storie saranno raccontate dal nostro ufficio comunicazione a breve).
Per la coppia comincia una nuova vita, trovano accoglienza dentro Villa Fazio, gli è stata consegnata, infatti, la camera da letto fino a poco tempo fa occupata da Michele e Silvia, e possono godere degli spazi comuni, della cucina, dei bagni e collaborare in maniera attiva alle attività e alla cura della struttura.
I due giovani, nonostante la precaria e indegna condizione in cui hanno vissuto per quasi due anni, hanno accolto con tanta umiltà, onestà e gentilezza il gesto di solidarietà della “famiglia” Villa Fazio e, con il cuore colmo di gratitudine, adesso sono pronti per incominciare una vita migliore.