"Sviluppo locale e cooperazione sociale". Il libro di Federsolidarietà

  • Scritto da Redazione
  • - 07/09/2015

Il volume affronta il tema della cooperazione sociale come agente di sviluppo locale. Gli autori, dopo aver illustrato le cooperative sociali ed i relativi aspetti giuridici e organizzativi, presentano dodici (macro)progettazioni di territorio. Si tratta di importanti esperienze, realizzate all’interno della rete di Federsolidarietà, capaci di creare lavoro, ripristinare la legalità, riportare dignità e generare benessere anche nelle zone più difficili e disagiate. Nella seconda parte della pubblicazione sono descritti gli strumenti per tradurre in realtà questi progetti, con particolare riferimento ai settori del turismo e dei beni culturali nonché all’accesso ai fondi, e le diverse opportunità finanziarie di sistema.

Nel nostro Paese migliaia di persone hanno promosso e costruito organizzazioni operose che si dedicano all’interesse generale della collettività. Questa esperienza praticata da oltre trent’anni dalla cooperazione sociale (l’impresa sociale italiana più nota e rilevante per numeri e risultati) si è sempre basata sul forte radicamento con le comunità locali, dentro le quali ha realizzato molte e diverse risposte concrete ai tanti bisogni sociali che nel corso degli anni sono emersi.

La cooperazione sociale, in virtù di ulteriori e nuove emergenze sentite dalla quotidianità di ciascuno, non può fare a meno di  cominciare anche ad andare oltre lo steccato classico delle risposte di welfare, per sperimentare percorsi di sviluppo territoriale basati sulle tante risorse (naturali, culturali, delle tradizioni, dei mestieri etc.) poco e utilizzate e poco valorizzate sebbene ampiamente presenti in ciascuna comunità e territorio.  

La cooperazione sociale, negli anni, ha sviluppato una grande capacità di “farsi carico” degli altri. Forse ora può metterla al servizio di progetti più ampi di rigenerazione urbana, di sviluppo produttivo, di valorizzazione dei beni culturali etc. dentro un quadro di ragionamento che è proprio dello sviluppo territoriale, piuttosto che di filiera produttiva. 

Questa capacità concreta, che si è sviluppata mettendo al centro della “missione di impresa” la persona, è già ora un know-how spendibile per agire sulle “fragilità di territorio”.

Una serie di casi concreti esemplificano il nuovo (o rinnovato) ruolo della cooperazione sociale finalizzato a rigenerare il territorio, a valorizzarlo, ad indirizzarlo verso nuovi e rinnovati percorsi di sviluppo.

Conseguentemente, lavorare sullo sviluppo significa anche porre le condizioni perché anche il welfare di un territorio sia più sostenibile ed integrato con tutte le altre politiche locali.