AAA Cercasi #riforma3terzosettore

  • Scritto da Redazione
  • - 22/07/2015

“A che punto è la Riforma del Terzo Settore?”

“Il non profit non può più aspettare”

“Bloccata riforma del terzo settore”

“Riforma a settembre: perché perdere ancora tempo?”

“Dire la riforma sta per diventare legge porta sfortuna?”

“Riforma del Terzo Settore tassello fondamentale per il Paese”

“Senza riforma terzo settore rischia la marginalità”

“Ennesimo rinvio approvazione legge delega Riforma del Terzo Settore”

 

Questi solo pochi dei tweet che negli ultimi due mesi hanno costellato le pagine twitter di imprese sociali, politici, comunicatori ed esperti di settore.

Un anno fa si è avviata la consultazione pubblica lanciata dal Governo per realizzare una legge che regoli il Terzo Settore. Sono stati raccolti 1016 contributi pervenuti da vari soggetti che operano nel sociale (14,8% non pertinenti). Tra le risposte valide il 37,4% arriva dalle organizzazioni non profit, il 38,5% dai cittadini, il 7,2% dal mondo delle imprese, dei sindacati e degli ordini professionali e il 2,3% da amministrazioni pubbliche e università. Dodici mesi dopo, non si sono compiuti altri passi in avanti. Il provvedimento è di fatto parcheggiato in Commissione Affari costituzionali al Senato, praticamente da mesi. E la relatrice Anna Finocchiaro ha appena prorogato il termine di presentazione degli emendamenti a settembre.

Nelle varie realtà e associazioni del terzo settore si è creata una grande aspettativa attorno a questa legge, aspettativa che oggi è diventata preoccupazione, in quanto si incorre nel rischio di vanificare il senso della riforma.

Anche il deputato Pd membro della XII Commissione Affari Sociali, Edoardo Patriarca, che ha lavorato alla legge delega è amareggiato. Così come apprendiamo da Vita.it le sue parole «a questo punto il testo non riuscirà ad essere licenziato a settembre. Anche dovesse tornare alla Camera arriverebbe stravolto e andrebbe ridiscusso. In più lo slittamento riapre un dibattito che noi avevamo chiuso positivamente».

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