Sicilia, previsti 300 milioni l'anno per servizi socio-sanitari integrati

  • Scritto da Redazione
  • - 08/04/2015

L'integrazione socio-sanitaria costituisce un obiettivo prioritario del Servizio sanitario nazionale per rispondere ad un bisogno di salute ampio e complesso, in particolare nelle fasce a rischio, quali minori, donne, coppie, famiglie, anziani, persone disabili fisici, psichici, sensoriali, soggetti con disturbi mentali, persone con dipendenze patologiche, persone nella fase terminale della vita persone affette da Hiv.

E grazie ad un lavoro interassessoriale e interistituzionale (si tratta di ben 58 pagine), l'assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro (Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali) e l'assessorato della Salute (Dipartimento della Pianificazione Strategica Dipartimento delle Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico), hanno predisposto un apposito decreto che guarda sempre più al territorio.

È stato presentato ieri in Commissione Sanità all'Ars questo decreto che regolamenta il "sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie".
Il presidente della Commissione, Pippo Digiacomo ha sottolineato al riguardo che questo decreto «è uno strumento essenziale per l'organizzazione di un sistema sociosanitario integrato. L'obiettivo è mettere in piedi una rete di servizi collegati fra di loro, destinati in particola! re ad alcune fasce più fragili: ad esempio all'area della disabilità, della salute mentale, soggetti con dipendenza patologiche o in fase terminale per Hiv. Insomma, questo decreto interviene negli ambiti nei quali si intreccia la necessità di una assistenza sanitaria e di una assistenza sociale, per superare la settorializzazione e migliorare i servizi». Alla riunione della Commissione hanno partecipato l'assessore alla Salute Lucia Borsellino e l'assessore alla Famiglia Bruno Caruso. «È fondamentale che i due assessorati camminino parallelamente, se si vogliono raggiungere gli obiettivi prefissati. Per l'erogazione di questi servizi sono previsti oltre 300 milioni di euro l'anno. Con questo decreto - ha aggiunto Digiacomo - la Sicilia si pone all'avanguardia nel terreno dell'integrazione socio-sanitaria».

L'assetto organizzativo-gestionale dell'integrazione tra sanità e sociale presuppone che, a livello regionale, siano definiti: un percorso di autorizzazione e accreditamento dei servizi afferenti alle aree sanitaria extraospedaliera, socio-sanitaria e sociale; la definizione del fabbisogno dei servizi dell'area dell'integrazione sociale e sanitaria con riferimento ai principi di: rispondenza ai diversi bisogni della popolazione; equilibrata allocazione territoriale rispetto alla distribuzione della popolazione e all'ampiezza territoriale; continuità dal livello sanitario extraospedaliero a quello socio-sanitario, a quello sociale; unitarietà dell'impostazione per le diverse tipologie di destinatari pur nella necessaria contestualizzazione; sostenibilità economico-finanziaria; un sistema tariffario per le diverse tipologie di servizi dell'area dell'integrazione sociale e sanitaria, calibrato sui diversi fattori di produzione e organizzazione dei servizi all'interno di una cornice unitaria che: permetta una comparazione tra settori e tipologie di servizi omogenei.

tratto da La Sicilia – articolo di Antonio Fiasconaro