Una festa dedicata non alla conclusione del Progetto Giovani, Legalità, Cittadinanza e Partecipazione, - Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013” - ma bensì al futuro degli 8 Centri You&Me presenti in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
«I giovani sono il futuro delle città, attraverso il loro coinvolgimento e la loro partecipazione le amministrazioni sono costrette a cambiare il metodo e l'approccio con il cittadino, che oggi assume un ruolo centrale all'interno della società» afferma l'Assessore al Decoro Urbano Salvo Di Salvo durante un momento di incontro tenutosi nella Sala Giunta del Comune di Catania tra le Istituzioni e i giovani coinvolti nel progetto.
Un confronto tra generazioni, uno scambio di esperienze e idee future sulle attività socio educative presenti nei Centri che, nonostante "da progetto" dovrebbero concludersi martedì 30 settembre, rappresentano il punto di partenza di molte altre iniziative che si realizzeranno grazie a una Rete di cittadinanza attiva pronta a scommettersi e a mettersi in gioco per il futuro della società in cui vive.
Un tessuto connettivo creato dai giovani per i giovani, questo è quanto emerge dall'incontro e quanto testimonia in prima persona Pierangelo Spadaro Presidente della Consulta Giovanile del Comune di Catania. Una vera e propria contaminazione di capitale umano che parte dal basso, dalle esigenze dei quartieri più periferici e raggiunge giovani, associazioni e Istituzioni. I centri di aggregazione giovanile You&Me si concretizzano così in impegno e cittadinanza attiva, trasmettono ai giovani l'interesse per la causa pubblica, li rendono protagonisti del proprio domani e costruttori di Bene Comune.
«Non finisce qui - afferma Dino Barbarossa Presidente della Cooperativa Mosaico - a Catania esistono già altri centri di aggregazione giovanile come quello di Acicastello "Colline Giovani", già avviato, e quello di Librino "Villa Fazio" in fase di avvio, ma questo è solo l'inizio di un progetto che vede nei giovani la risorsa primaria capace di riappropriarsi dei beni della propria città».
L'unione di diverse realtà, la sinergia tra amministrazioni e cittadini, la contaminazione di idee e progetti, l'aggregazione nel senso più ampio del termine crea opportunità di incontro, occasioni per risvegliare quella bellezza insita nel territorio ma spesso assopita in quei giovani che non hanno un posto in cui riunirsi e in cui realizzare sé stessi e le proprie potenzialità.
I giovani sono la risorsa più importante che una città possiede, devono essere ascoltati ma soprattutto non devono essere abbandonati, la loro creatività e la loro energia sono indispensabili per colmare i vuoti relazionali che affligono i nostri tempi.
Un'intera giornata di festa che ha visto riunirsi nel pomeriggio i partecipanti all'iniziativa presso la sala congressi dell'Aga Hotel di Catania all'interno della quale i peer educator dei Centri di Afragola, Scafati, Bivongi, Marina di Gioiosa Ionica, Lecce, Trani, Agrigento e Catania hanno condiviso le proprie esperienze.
Un momento dal forte valore educativo ed emotivo nel quale sono emerse difficoltà comuni nella realizzazione del progetto ma soprattutto esperienze e racconti di vita umana che vanno oltre l'aspetto progettuale. Chi ha vissuto i Centri di aggregazione giovanile si è ritrovato 5 giorni alla settimana, 5 ore al giorno, a contatto con una comunità che ben presto si è trasformata in una vera e propria famiglia, soprattutto per chi una famiglia non ce l'ha.
Un punto di riferimento per condividere momenti di crescita umana e sociale, un luogo nel quale la sintonia e il coinvolgimento dei ragazzi può fare grandi cose, può regalare un sorriso a chi non ce l'ha, può offrire un'opportunità a chi non pensa di poterne avere una, può costruire un futuro migliore per la società non a parole ma attraverso gesti concreti.
L'iniziativa si è infine conclusa con una serie di workshop multitematici che hanno coinvolto i ragazzi attraverso diverse forme d'arte: dalla cinematografia alla musica creando un'atmosfera festosa e un clima di condivisione, punto di forza per le iniziative future.