Da 3 anni comunità alloggio senza fondi: «Rischio chiusura»

  • Scritto da Redazione
  • - 05/08/2014

Quattrocento migranti minorenni ospiti delle 40 comunità alloggio e case famiglia dell'Isola rischiano di rimanere senza "casa". Le strutture per minori stranieri non accompagnati in Sicilia rischiano infatti di chiudere. Ieri mattina a Palermo i gestori delle Comunità di tutta la Sicilia sono scesi in piazza prima sotto i cancelli della Prefettura poi sotto ! Palazzo d'Orleans per protestare contro la mancata erogazione dei contributi di Comuni e Regione. Da tre anni non percepiscono finanziamenti pubblici e da qualche tempo non hanno nemmeno i soldi per pagare gli stipendi ai propri dipendenti (circa 300 persone tra medici, educatori, infermieri e inservienti) e, per comprare medicine e cibo per bambini e ragazzi che ospitano, sono - sostengono - costretti a indebitarsi.

«Chiediamo il pagamento degli anni pregressi - spiega Salvatore Barcellona, presidente dell'associazione Cicam, che raccoglie una cinquantina di cooperative e associazioni -: ciò servirà a pagare i nostri operatori e continuare i progetti educativi intrapresi in questi anni, ma soprattutto a pagare i debiti con le banche. Noi continuiamo a lavorare, ma non ci pagano da tre anni: se non si trova una soluzione, saremo costretti ad abbandonare questi ragazzi davanti alle prefetture dell'Isola perché dovremo chiudere le strutture e licenziare i lavoratori».

Una delegazione dei titolari delle comunità accompagnati da a! lcuni dei ragazzi ospiti ieri mattina ha incontrato il prefetto Francesca Cannizzo. «I soldi per Mare Nostrum ci sono - dice Mario Mineo della cooperativa Pineta di Siracusa -: salviamo i ragazzi e poi non abbiamo le risorse per assicurare loro cibo, medicine, vestiti. Al sit- in avevamo invitato tutti i sindaci siciliani: non si è presentato nessuno, ci hanno lasciati soli. Il prefetto si è dimostrato molto disponibile dal lato umano ma noi abbiamo bisogno di atti concreti». E oggi pomeriggio è previsto sempre a Palermo un altro incontro all'assessorato alla Famiglia.

Alessandra Galioto – La Sicilia