Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di ragazzi stranieri contro il bando del servizio civile pubblicato il 4 ottobre 2013 che prevede ancora tra i requisiti di partecipazione la cittadinanza italiana.
Il giudice ha ordinato all’Ufficio Nazionale Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di riaprire il termine per ulteriori 10 giorni per permettere ai giovani stranieri di accedere al bando.
Per la prima volta tutti i ragazzi e le ragazze che vivono in Italia potranno dedicarsi per un anno al servizio civile, senza discriminazioni, ponendo particolare attenzione al tema dell’uguaglianza. Considerando cittadini non solo i giovani di nazionalità italiana, ma anche coloro che vivono stabilmente e regolarmente nel nostro Paese.
Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale a giorni dovrebbe pubblicare sul sito www.serviziocivile.it ulteriori notizie ed eventuali modalità procedurali.
Possono presentare domanda i giovani non aventi la cittadinanza italiana riconducibili alle seguenti categorie:
Le domande di partecipazione devono pervenire all’ente che realizza il progetto prescelto entro e non oltre le ore 14.00 del 16/12/2013.
Come già indicato nei bandi pubblicati il 4 ottobre è possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile nazionale, da scegliere tra i progetti inseriti nei medesimi bandi.
La presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione da tutti i progetti inseriti nei bandi innanzi citati.
In allegato il decreto.