In arrivo a Catania una nuova sede dell'Agenzia nazionale beni confiscati alle mafie

  • Scritto da Redazione
  • - 31/10/2013

Nascerà a Catania, in un appartamento in viale Africa confiscato a due coniugi - Antonino Napoli e Grazia Ferrera, lei appartiene alla famiglia mafiosa 'Cavadduzzu' - la nuova sede operativa dell'Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). Lo ha annunciato ieri a Catania, in prefettura, il direttore dell'Anbsc Giuseppe Caruso in occasione della seduta del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica sulle problematiche in tema di gestione e assegnazione dei beni sottratti ai clan.

La nuova sezione territoriale avrà competenza sulle province della Sicilia orientale. La Sicilia infatti, ha spiegato Caruso alla stampa al termine della seduta, ha il primato della concentrazione di beni confiscati - il 43,3 per cento del totale nazionale - e considerando che Palermo e provincia hanno un terzo di questa percentuale «non è sufficiente fare una sede a Palermo che si occupi dell'intera Sicilia».

L'istituzione della filiale operativa catanese è stata decisa con delibera venerdì scorso dal Consiglio direttivo dell la cui composizione dovrebbe essere integrata, secondo Caruso, con un rappresentante dell'Anci (Associazione nazionale comuni d'Italia). È questa una delle proposte per la 'rivisitazione totalÈ della normativa sui beni confiscati alla criminalità organizzata presentate dall'Agenzia per velocizzare le procedure di destinazione, ha riferito il direttore. C'è infatti, ha aggiunto Caruso, «in via puramente teorica un patrimonio di beni confiscati che rasenta una piccola manovra finanziaria», beni che devono essere «prontamente utilizzabili da parte soprattutto degli enti territoriali», nonostante gli ostacoli creati dai mafiosi.

Sempre allo scopo di ottimizzare la gestione dei beni sottratti ai boss, il comitato ordine e sicurezza pubblica di Catania ha deciso di attivare in prefettura un tavolo tecnico permanente composto anche da rappresentanti del comune, della procura della Repubblica e dell'Agenzia, per affrontare eventuali difficoltà nell'amministrazione dei beni confiscati che si trovano nel territorio provinciale.

Alla riunione del comitato, presieduta dal prefetto Guia Federico, hanno partecipato anche il sindaco di Catania Enzo Bianco, il procuratore distrettuale della Repubblica presso il tribunale Giovanni Salvi, i vertici territoriali delle Forze dell'ordine e il direttore generale della provincia regionale di Catania.