Fondi BEI - Banca europea per gli investimenti

  • Scritto da Redazione
  • - 26/07/2013

La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha concluso importanti accordi con alcuni Gruppi Bancari Italiani per l’erogazione, per il tramite di tali istituti, di finanziamenti destinati a sostenere gli investimenti delle imprese italiane. Si tratta di un’opportunità vantaggiosa per le imprese, in considerazione dall’attuale situazione economica che ha visto un calo dei finanziamenti concessi alle stesse.

Fra tali accordi si segnala quello stipulato con il Gruppo Unicredit ( in lavorazione vi sono degli accordi previsti anche con il Gruppo Intesa).

Quattro accordi tra la Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Gruppo UniCredit mettono a disposizione 580 milioni di euro per rafforzare la competitività delle imprese italiane in vari settori, tra cui industria, trasporti, energia, edilizia e sanità. In arrivo ci sono finanziamenti per le piccole e medie imprese e per le Mid-Cap, per i programmi per la tutela ambientale e le energie rinnovabili e per i progetti di ricerca e sviluppo nell'ambito di Industria 2015.

Nel dettaglio gli accordi riguardano:
1. finanziamenti per le piccole e medie imprese (400 milioni di euro),
2. finanziamenti per le Mid-Cap (50 milioni di euro),
3. programmi nella protezione dell’ambiente e nelle energie rinnovabili (100 milioni di euro),
4. progetti in ricerca e sviluppo selezionati dal Ministero dello sviluppo economico in specifiche aree tematiche (30 milioni di euro).

Pmi
Il primo accordo prevede la concessione di prestiti agevolati alle pmi, tramite l’intermediazione di UniCredit e UniCredit Leasing. I prestiti devono riguardare progetti con importo non superiore a 25 milioni di euro realizzati da aziende attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi.
Sono ammissibili interventi per:
• l'acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati;
• l'acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari;
• le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione;
• la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa.

Mid-Cap
Il secondo accordo, invece, interessa i progetti d’investimento promossi dalle società italiane di medie dimensioni (Mid-Cap).

Tutela ambientale e rinnovabili
Per l’ambiente la Bei mette a disposizione 100 milioni di euro per il finanziamento di progetti di piccole e medie dimensioni nei settori delle infrastrutture e delle comunità sostenibili. Sono ammissibili interventi inerenti la realizzazione di strutture per l’erogazione di un servizio pubblico nei settori:
• dei trasporti,
• dell'energia,
• dello smaltimento dei rifiuti,
• delle telecomunicazioni,
• idrico,
• sanitario,
• educativo,
• dell'edilizia sociale.
Il valore dei progetti non potrà superare l’importo di 25 milioni di euro.

R&S
L’ultimo accordo, infine, riguarda il finanziamento dei bandi tematici di Industria 2015 per la realizzazione dei progetti di R&S selezionati dal Mise. I bandi in questione sono: Made in Italy, Efficienza energetica e Mobilità sostenibile.

Gli abbattimenti dei tassi d’interesse passivi per le imprese saranno comunicati a breve dalla BEI; questi vengono stimanti mediamente in 150 punti base rispetto ai tassi di mercato.
Le banche avranno un contatto diretto con le imprese e per gli importi più contenuti potranno deliberare i finanziamenti senza il consenso della BEI, in base ai contenuti dell’accordo.
Tali procedure consentiranno di erogare celermente i mutui una volta chiuse le istruttorie, a seguito della presentazione delle domande, che potranno essere presentate dal mese di settembre.
Unicredit procederà all’erogazione dei finanziamenti seguendo l’ordine di arrivo delle domande.

Nel caso di Unicredit le domande dovranno essere presentate secondo le indicazioni delle filiali locali con le quali si dovranno tenere tutti i rapporti sia precedenti che successivi alla presentazione della richiesta.

Le risorse della Bei rientrano nel programma «Lavoro per i giovani - Investire nelle competenze» - e si pongono l'obiettivo di contrastare l'aumento della disoccupazione giovanile in Europa, concentrandosi su due assi prioritari. Da un lato, si mira a fornire un migliore accesso ai finanziamenti da parte delle Pmi legandolo all'assunzione dei giovani nelle imprese. Dall'altro, la Bei intende facilitare l'occupazione giovanile investendo nella formazione e nella ricerca, ma anche in prestiti agli studenti e in programmi di mobilità. Il prossimo autunno infatti la Banca potrebbe approvare altri 12 miliardi di euro per l'occupazione giovanile, di cui sei da utilizzare nel 2014 e altri sei nel 2015. I finanziamenti potrebbero arrivare in tutto a 25-30 miliardi grazie all'effetto leva e ad altri programmi finanziati dalle autorità nazionali ed europee.

 

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