Condiviso e partecipato l’appello lanciato ieri mattina da Acli e Caritas, un “Patto aperto contro la povertà” che la Fondazione ÈBBENE e il Banco delle opere di carità hanno già da tempo proposto e lanciato alle Istituzioni e ai vari enti sociali.
“Siamo piacevolmente colpiti e interessati dalla proposta di Acli e Caritas di promuovere l’introduzione del Reis, di lottare per il superamento della povertà assoluta e di creare un’alleanza tra le realtà sociali che con la loro esperienza possono contribuire al cambiamento” - afferma Dino Barbarossa, Presidente della Fondazione ÈBBENE - “Ci battiamo da anni per promuovere e valorizzare la persona e porre maggiori attenzioni alle categorie più fragili della nostra società. Abbiamo creato le prime alleanze con altri soggetti sociali che operano in Italia da diversi anni, con un unico obiettivo: puntare al Bene comune e a rispondere ai bisogni delle famiglie in tutti gli ambiti di assistenza”.
Già qualche mese fa, la Fondazione ÈBBENE e il Banco delle Opere di Carità hanno proposto e aperto una piattaforma sociale per dare risposte concrete alle famiglie e per costruire un nuovo welfare di prossimità, che investe nello sviluppo, nei cittadini e nelle imprese. E attraverso il Banco delle opere di carità sono stati attivati importanti sistemi di sostegno contro la povertà.
“Non è facile combattere la crisi da soli” - spiega Francesco Passantino, Presidente del Banco delle opere di carità Sicilia - “Occorre arginare la povertà dilagante e bisogna puntare sul welfare solidaristico, che è capace di costruire reti di protezione sociale e che anima processi di inclusione socio-lavorativa”.
È evidente che le proposte di Acli e Caritas convergono e coincidono con quelle lanciate anche dalla Fondazione ÈBBENE e dal Banco delle opere di carità. Non dovranno mancare, quindi, momenti e occasioni di confronto per unire le forze e fare rete per il cambiamento e il raggiungimento dei risultati sperati.
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