Disponibile la versione completa del primo rapporto dell'Osservatorio UBI Banca su Finanza e Terzo Settore "Indagine sui fabbisogni finanziari della cooperazione sociale in Italia" realizzato da UBI Banca con il supporto scientifico di AICCON.
FINALITà DELL'OSSERVATORIOL'Osservatorio UBI Banca su Finanza e Terzo Settore nasce con l'obiettivo di monitorare in maniera continuativa lo stato e l'evoluzione dell'offerta e della domanda di finanza per il Terzo settore.In particolare, con l'Osservatorio UBI Banca su Finanza e Terzo Settore si intende condurre un'attività orientata a fornire evidenze quali-quantitative, con un focus annuale su determinati soggetti del Terzo Settore (nel 2011, in particolare, su cooperative sociali).EXECUTIVE SUMMARYLa ricerca è stata realizzata per comprendere i rapporti intercorrenti tra istituti di credito e cooperative sociali. A tal fine sono stati intervistati i responsabili di 500 organizzazioni rappresentative della cooperazione sociale in Italia (cooperative sociali di tipo A, di tipo B, di tipo A+B e Consorzi di cooperative sociali).Rapporti con gli istituti di creditoMediamente le organizzazioni interpellate intrattengono rapporti con 2 istituti di credito. Le cooperative localizzate nel nord Italia si relazionano con un numero di banche più alto rispetto quelle localizzate al sud.Condizioni e soddisfazioneIl 54,2% dichiara di non percepire un'offerta di servizi bancari in grado di soddisfare le proprie peculiarità ed un 17.6% ritiene di non aver sufficienti elementi per valutare la differenza di trattamento. Il 38.8% si dichiara soddisfatto dei rapporti, il 21.8% insoddisfatto, mentre il 39.4% si colloca in una linea di confine tra soddisfazione e insoddisfazione. Tra i soddisfatti è più alta la percentuale di coloro che ritengono di avere condizioni migliori rispetto alle imprese profit.Utilizzo dei serviziI servizi più utilizzati coincidono con la disposizione di bonifici ed il pagamento di stipendi (rispettivamente 99% e 97.6%); segue l'utilizzo di ricevute bancarie (67.4%) e di RID attivi (50.6%). Il ricorso ai finanziamenti riguarda appena una cooperativa su quattro: il 28.2% ha utilizzato negli ultimi 12 mesi un finanziamento per la gestione delle attività ed un 25.6% per sostenere investimenti destinati allo sviluppo. Tra coloro che non hanno ricevuto finanziamenti, tuttavia, sono abbastanza diffusi casi di mancata concessione del credito, anche a fronte di garanzie personali da parte dei soci cooperatori. IndebitamentoPer i prossimi 3 anni, solo il 17.8% ritiene che il grado di indebitamento verso le banche tenderà ad aumentare. Le percentuali aumentano tra coloro che prevedono un 2012 in crescita e tra le cooperative sociali attive nei servizi socio sanitari per la pubblica amministrazione e operanti con servizi educativi e formativi "a mercato".PartnershipLe percentuali di soddisfatti e di soggetti che ritengono di avere un rapporto privilegiato con le banche sono direttamente proporzionali al grado di utilizzo dei finanziamenti (coloro che hanno ottenuto la concessione di finanziamenti per l'investimento o la gestione).Le cooperative sociali, per affrontare la crisi, stanno rivedendo gli obiettivi strategici. Se negli anni scorsi hanno investito in innovazione (migliorando processi, definizione di nuovi prodotti o servizi, ecc.) ritenendo di poter approfittare di una ripresa economica che poi non si è verificata, oggi stanno orientando le energie per consolidare le relazioni, i partenariati, le aggregazioni (*). Proporsi con efficaci soluzioni di partnership significa avere un canale preferenziale di dialogo.
(*) Fonte: Osservatorio Nazionale sulle Imprese Sociali 2011 - Associazione Isnet
In allegato il rapporto.