La famiglia in Italia. Sfide sociali e innovazioni nei servizi

  • Scritto da Redazione
  • - 07/06/2012

L'Osservatorio nazionale sulla Famiglia presenta il suo rapporto biennale sulla condizione familiare in Italia. Il rapporto auspica che si realizzi l'alleanza italiana per la famiglia secondo le linee-guida della UE, coinvolgendo tutti gli attori chiamati a realizzare il family mainstreaming.

Il Rapporto Biennale 2011-12 (La famiglia in Italia, a cura di Pierpaolo Donati, 2 volumi, Carocci editore, Roma, 2012) è espressione dell'attività di ricerca dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia.

Nel primo volume viene delineato lo scenario generale dei mutamenti in corso, evidenziando le nuove sfide poste dai cambiamenti demografici e sociali e l'urgenza di adeguati interventi di welfare. Vengono sottolineate le esigenze di una legislazione sociale più avanzata, tenendo conto del nuovo assetto federalistico del Paese. Una particolare attenzione viene data ai problemi della povertà e delle famiglie immigrate.

Nel secondo volume sono riportati i risultati di ricerche originali sul campo che riguardano le buone pratiche e i nuovi strumenti per la conciliazione tra famiglia e lavoro, come l'audit e i buoni servizio, l'uso dei congedi genitoriali, gli aiuti alle famiglie che si prendono cura degli anziani non autosufficienti, i sostegni alle famiglie fragili (con minori in tutela o a rischio di allontanamento, in cui i genitori sono separati/divorziati, famiglie migranti), la governance delle politiche familiari a livello locale.
Queste misure di welfare vengono collocate nel quadro del ciclo di vita della famiglia.

Il Rapporto sintetizza il programma dei concreti interventi che, ove implementati, potrebbero portare il Paese a realizzare le più moderne ed efficaci politiche familiari.
Viene denominata l'Alleanza italiana per la famiglia non solo perché risponde alle linee-guida dell'Unione Europea, ma anche e soprattutto perché prevede il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e della società civile che sono chiamati a realizzare il family mainstreaming.