Distretti produttivi: la filiera Sol.Co. bloccata ingiustamente

  • Scritto da Redazione
  • - 13/04/2012

Un'ingiustizia quella che ha coinvolto il Consorzio Sol.Co. e che ha impedito di realizzare un distretto produttivo di politiche sociali.

Nonostante Sol.Co. sia una Rete di Imprese Sociali Siciliane (composta da 10 consorzi territoriali, 3 consorzi settoriali, 2 coordinamenti e 140 cooperative) che dà lavoro a circa 2000 persone in tutta la Sicilia e che condivide mission, valori, progetti, esperienze e buone prassi e che quindi, di fatto, può considerarsi un distretto del welfare, la Regione Siciliana ha stabilito che non lo è.

Infatti, la Regione ha giudicato "insufficiente" e non "inammissibile" la costituzione ufficiale del Distretto delle politiche sociali, impedendo al Consorzio Sol.Co. di attingere alle risorse comunitarie del Po-Fesr, previste dal bando "Piano di sviluppo di filiera".
Come afferma Dino Barbarossa, Presidente del Consorzio Sol.Co., "accade solo in Sicilia di non riconoscere una rete di imprese sociali come un distretto del welfare, in quanto si ritiene che le imprese sociali, essendo non profit "per natura", non possano essere produttive".

Considerazione assolutamente sbagliata, visto il risvolto economico, oltre che sociale, di una rete di cooperative che fornisce servizi a decine di migliaia di siciliani e dà occupazione a circa 2000 operatori.

In allegato un articolo uscito su La Sicilia dell'11 aprile 2012.

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La Sicilia 11 aprile 2012 pdf *.pdf - 99 KB