Partendo dalle parole del ministro Andrea Riccardi il quale ha dichiarato che, "a causa della sfavorevole congiuntura economica, per il 2012 non sarà possibile garantire la presentazione dei progetti di servizio civile da parte degli enti e, di conseguenza, non potrà essere avviato alcun volontario nel corso del 2013", ci si chiede quale sarà il futuro del servizio civile nazionale?è vero che il ministro, consapevole della grande rilevanza del servizio civile per la formazione dei giovani e per il sostegno che dà a settori di vitale importanza per l'Italia, sta tentando di reperire le risorse finanziarie necessarie per non cancellare il servizio civile in Italia, ma è anche vero che i tagli effettuati dal governo con le ultime manovre e quindi la notevole riduzione finanziaria hanno portato la disponibilità del fondo nazionale per il servizio civile da 299 milioni nel 2008 a 68 milioni nel 2012 e quindi al rischio di annullamento totale del servizio civile nazionale nel 2013.
Vita, per salvaguardare il valore sociale del servizio civile e per restituirgli la dignità, sta portando avanti una petizione con la quale si chiede alla politica non fondi aggiuntivi, ma l'istituzione di un servizio civile universale aperto a tutti i giovani che vivono in Italia e a cui dovranno contribuire sia le amministrazioni pubbliche, sia i soggetti privati profit e non profit.
Per aderire alla petizione basta cliccare su www.vita.it/serviziocivilepertutti. Le firme saranno inviate al ministro con delega al servizio civile Andrea Riccardi.
In allegato il manifesto, qualche articolo tratto dal settimanale Vita e un comunicato della Comunità Papa Giovanni XXIII.