Il Premio Don Pino Puglisi per i diritti dei bambini di strada

  • Scritto da Redazione
  • - 23/12/2011

Anche quest'anno una serata in onore a Don Pino Puglisi, il prete palermitano ucciso dalla mafia e che ha dedicato la sua vita all'amore per gli altri e all'impegno alla giustizia, alla semplicità, alla gratuità e alla trasparenza.

La settima edizione del Premio Internazionale Don Pino Puglisi, organizzata dall'Associazione palermitana Jus Vitae di Padre Antonio Garau, in collaborazione con la Cisl e la fondazione Bass Group, è stata svolta a Palermo al Teatro Biondo, il 15 dicembre, con il contributo di diversi enti e associazioni, tra cui il Banco delle Opere di Carità Sicilia.

Quest'anno, del premio sono stati insigniti sei persone e gruppi che si sono spesi per la promozione umana in Sicilia e nel mondo, per i diritti dei bambini di strada brasiliani (a cui viene tolto il diritto di vivere la propria infanzia) e di ogni altra parte del mondo.
I premiati dell'edizione 2011 sono suor Adma Cassab Fadel di Rio De Janeiro, il professor Mads Andenaes di Oslo, per l'impegno nella promozione dei diritti umani, il professor Cosimo Lacerignola, direttore dell'Istituto agronomico di Bari, per il contributo all'affermazione di una cultura della pace nei Paesi del Mediterraneo, dell'area balcanica e del vicino Oriente, la famiglia Sferlazzo di Lampedusa, per l'accoglienza nei confronti dei migranti sbarcati sull'isola, don Luigi Merola, sacerdote che si batte in prima linea contro la camorra, la caserma dei carabinieri dello Zen 2, avanguardia di legalità nel cuore delle "insulae" del quartiere periferico di Palermo. Inoltre, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha conferito il riconoscimento ai familiari di Sebastiano Ville, il caporalmaggiore degli alpini 27enne morto in missione in Afghanistan il 9 ottobre del 2010 in un agguato, e alla giornalista dell'Adnkronos Elvira Terranova. La giornalista palermitana riceverà il riconoscimento per avere partecipato, la notte tra il 7 e l'8 maggio sull'isola di Lampedusa al salvataggio di centinaia di profughi provenienti dalla Libia, il cui barcone si era incagliato tra gli scogli, tra i quali c'erano numerosi bambini: in particolare un neonato nigeriano di quattro mesi, Severin.

Una serata commovente e significativa è stata quella che si è svolta al Teatro Biondo di Palermo, anche per la partecipazione di Giuseppe Carini, uno degli ex ragazzi di padre Puglisi che, diventato testimone di giustizia dell'assassinio di Don Pino, è costretto a vivere nel Centro Italia, in una località segreta e con un altro nome. Alla serata, infatti, si è dovuto presentare con il mephisto sulla testa a schermare il suo volto e la sua voce.

In allegato un articolo tratto dal giornale Avvenire del 17 dicembre 2011.

 

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Avvenire 17 dicembre 2011 Premio Pino Puglisi pdf *.pdf - 1,10 MB