Rifugio per donne maltrattate: torna la speranza di riaprire la casa rifugio Oikia

  • Scritto da Redazione
  • - 04/07/2011

A distanza di oltre 3 anni dalla chiusura della casa rifugio Oikia, per donne maltrattate, istituita a Giarre dal Consorzio Sol.Co., oggi, sempre a Giarre, il Consorzio Sol.co. e l'Ipab Casa delle Fanciulle Bonaventura portano avanti un'iniziativa formativa e di inclusione sociale per donne disagiate che consentirà loro di avere sostegni di assistenza e cura, ma anche progetti di inclusione socio-lavorativa.

Tramite l'avviso 1 della Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, che prevede la promozione di azioni di inclusione socio-lavorativa e aiuti alle fasce deboli della popolazione, è stato presentato, infatti, un progetto, da un'associazione temporanea di scopo costituita dal Consorzio Jonico Solidale (socio territoriale della rete Sol.co.), dall'Ipab Bonaventura, dalle associazioni Insieme per tutti e Blow up woman e dall'ente di formazione Marilli, con il supporto di varie istituzioni fra cui l'Asp 3 di Catania.
Il progetto coinvolgerà, per 18 mesi, 36 donne disagiate del territorio giarrese in un percorso formativo e di work experience in aziende qualificate, sviluppando competenze molto ricercate dal mercato del lavoro, fra cui quelle dell'acconciatrice.

Il progetto potrebbe essere un modo per rilanciare la struttura Oikia, in quanto le iniziative si svilupperebbero tra le mura che, fino al 2007, avevano ospitato donne maltrattate.

In allegato un articolo tratto da La Sicilia di sabato 2 luglio 2011.

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La Sicilia 2 luglio 2011 Rifugio per donne maltrattate pdf *.pdf - 94 KB