Comunicato Stampa. Pagano sempre i più deboli, e il Welfare State chi lo garantisce?

  • Scritto da Redazione
  • - 23/06/2011


è scandalosa la politica che sta attuando lo Stato italiano, il "nostro" Stato che dovrebbe tutelare tutti i cittadini, soprattutto i più bisognosi, i più deboli; lo Stato italiano dovrebbe garantire i diritti delle persone, ma evidentemente questo compito non rientra tra le priorità.

Non importa se un bambino non potrà andare all'asilo perché mancano gli asili nido; non importa se un anziano o una persona con difficoltà non può avere garantita la giusta assistenza domiciliare; non importa se i disabili non si sentano pienamente integrati nella società e non hanno garantiti tutti i servizi che rendono "umana" una persona; non importa se i giovani disabili, che vogliono imparare a scuola, non possono avere garantito il sostegno scolastico; non importa se esistono associazioni ed enti che hanno basato e basano tutto il loro lavoro a sostegno delle persone disabili e dei loro familiari e non vengono giustamente sostenuti e aiutati dallo Stato; non importa se le famiglie bisognose sono considerate un mero soggetto a cui pensare; non importa se esistono persone che non lavorano e versano in condizione di povertà e di insicurezza perenne.

E questo il Governo che garantisce e tutela la dignità umana? E questo il Governo che sostiene chi, come il Terzo Settore e le associazioni di volontariato, hanno sempre lavorato per evitare i rischi di marginalità sociale e per aiutare la fascia di popolazione che chiede aiuto? E questo il Governo che garantisce coesione sociale e sviluppo? E questo il Governo che unisce gli italiani nel nome del "welfare state" e sacrifica l'operato degli uomini che, con forza stoica, hanno fatto la storia dell'Italia e hanno combattuto per rendere liberi tutti i cittadini?

Il nostro caro Governo, di fronte la crisi economica, ha ben pensato di compiere tagli massicci alla spesa sociale, riducendo dell'80%, in soli quattro anni, gli stanziamenti per i fondi nazionali delle politiche sociali, che sono passati dai 2,5 miliardi di euro del 2008 ai 538 milioni del 2011. Questi tagli massici alla spesa causano l'eliminazione di servizi socio-assistenziali fondamentali che causano la negazione dei diritti alle persone.

Oggi il Consorzio Sol.Co. Catania - Rete di Imprese Sociali Siciliani è vicino alle associazioni di volontariato che giovedì 23 giugno scendono in piazza a Montecitorio per dire "basta" ai continui tagli del Governo nella spesa sociale, denunciando il lavoro che sta compiendo il Governo italiano di fronte alla crisi umana, rischiando di far sprofondare la popolazione negli abissi della povertà e dell'instabilità e per chiedere di sviluppare azioni universalistiche concrete contro la povertà.

Che lo Stato italiano sia lo Stato di benessere che tutti insieme i cittadini e le associazioni del Terzo Settore reclamano, che lo Stato pianifichi sull'idea di garantire tutti i diritti esigibili alle persone, di puntare sui giovani e bloccare la fuga dei cervelli all'estero, di elaborare un piano per i diritti della famiglia e dei lavoratori. Il Governo deve puntare alla centralità e al protagonismo attivo delle persone per generare sviluppo e progresso e infondere sicurezza e benessere sociale ai suoi cittadini.

In allegato il Comunicato del Consorzio Sol.Co. Catania e un comunicato dell'Associazione Fish.

Scarica i documenti
Comunicato stampa Fish Indignati in piazza contro i tagli al sociale pdf *.pdf - 44 KB
Comunicato stampa Tagli al Welfare pdf *.pdf - 932 KB