"Identità e Incontro". Un progetto di cultura, musica e sport per favorire l'integrazione dei migranti

  • Scritto da Redazione
  • - 19/04/2011

Presentato dal Ministro Maurizio Sacconi e dal Presidente del Coni Gianni Petrucci il progetto "Identità e Incontro", un progetto di cultura, musica e sport per favorire l'integrazione dei migranti.

Cultura, musica e sport come strumenti per far incontrare cittadini di diversa origine e provenienza nel segno del rispetto e della solidarietà. è questo l'obiettivo di "Identità e Incontro", l'iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, finanziata con il Fondo Europeo per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi, presentata oggi a Roma presso la sede del Coni alla presenza del Ministro Maurizio Sacconi e del Presidente del Coni Gianni Petrucci.
 
Il progetto si inserisce nelle attività previste dal Piano per l'Integrazione nella Sicurezza ed è realizzato in partnership con il Coni e con le dieci città italiane coinvolte nell'iniziativa: Ancona, Bari, Bergamo, Catania, Latina, Modena, Prato, Roma, Torino e Treviso.
 
"Identità e Incontro" si concretizza infatti in un vero e proprio tour per le città italiane che ha lo scopo di sensibilizzare l'intera comunità nazionale utilizzando ogni aspetto della vita sociale. Saranno organizzate attività enogastronomiche, musicali, espositive, sportive, tutte multietniche. In ogni tappa sarà poi allestita una struttura con personale qualificato che darà informazioni e materiali utili ad accompagnare i cittadini stranieri nel loro percorso di integrazione.
 
L'iniziativa, partita a Modena il 6 aprile, toccherà Bari il 16 e 17 aprile e nelle prossime settimane coinvolgerà le altre città italiane per concludersi a Torino il 16 e 17 giugno. Domenica 5 giugno, in occasione della Giornata nazionale dello sport, il tour arriverà a Roma, nello stadio Terme di Caracalla, dove si svolgeranno attività sportive e un grande concerto gratuito.
 
Il Ministro Sacconi, presentando l'iniziativa, ha sottolineato che "La nostra identità è aperta e ci porta naturalmente ad avere un atteggiamento aperto e curioso nei confronti degli altri. Questa impostazione è più funzionale al dialogo e ragionevolmente può prevenire il conflitto. Dobbiamo sempre riconoscere che il processo di integrazione è faticoso e aspro. Quando non ci si attrezza, si genera la disintegrazione, che non è solo espressione di ostilità e xenofobia. è la manifestazione di un approccio superficiale che trascura le difficoltà del processo. Questo progetto non è un'iniziativa retorica, non vuole nascondere le difficoltà, ma affrontarle anche con lo sport, attraverso il quale si realizza un incontro competitivo ma al contempo solidale, che dà luogo al rispetto reciproco delle identità".

In allegato la sintesi del progetto.

 

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