La struttura per senza fissa dimora "Il Faro" da un tetto ad alcuni romeni

  • Scritto da Redazione
  • - 28/02/2011

La scorsa settimana è stata sgomberata l'ex palestra della struttura di piazza Pietro Lupo, a Catania, occupata da alcune persone straniere, in particolare romeni. Essendo la struttura pericolosa per la presenza di bombole di gas e per le condizioni non ottimali, si è proceduto con la chiusura definitiva e l'individuazione di luoghi in cui ospitare i romeni.

Oltre alla Caritas e all'associazione di volontariato «Accoglienza e solidarietà», ha accolto queste persone anche la struttura "Il Faro", che si occupa di senza fissa dimora gestita dalla Cooperativa Obiettivo Vitae, in collaborazione con il Consorzio Elios Etneo e il Consorzio Sol.Co. Catania, la cui sede è in via Acquicella Porto e la cui attività è finanziata con i fondi della legge 328.

La struttura "Il Faro", gestita in collaborazione con il Comune di Catania, infatti, accoglie, dal 2009, soggetti senza fissa dimora, circa 250 unità, di cui il 70% circa di origine straniera.
Quando le persone vengono accolte in questa struttura, viene messo in moto un percorso di cambiamento individuale che le aiuta a valorizzare le proprie potenzialità e competenze, che le conduce nel processo di autonomia e inserimento sociale.
Alcune persone straniere, accolte in struttura, sono aiutate a riallacciare i rapporti con le proprie famiglie e supportate nel processo di decisione nell'attivare percorsi di rimpatrio volontario.

Il Faro aiuta i propri ospiti a raggiungere la piena stabilità emotiva e sociale, creando un micro-contesto di società civile, dove si fa gruppo, senza differenze di religione e colore di pelle, nel pieno rispetto delle regole di convivenza e di civiltà.

In allegato l'articolo tratto da La Sicilia del 24 febbraio 2011.

 

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La Sicilia 24 02 2011 Il Faro pdf *.pdf - 195 KB